Corriere di Romagna, 19 dicembre 2016: L’OraSì è una splendida realtà
RAVENNA. Tutti in piedi: questa OraSì è da podio. Anche il pericoloso Roseto si arrende al Pala De André alla formazione di Martino (86-79). Dopo venti minuti in assoluto equilibrio, i giallorossi hanno chiuso la saracinesca per poi piazzare i colpi da ko a 4 minuti dalla fine con Smith-Masciadri-Raschi ma anche resistere al ritorno ospite. Alti regimi. La partenza della partita è lanciata con Martino che si affida a Crusca nel quintetto di partenza da mettere sulle piste di Smith. Masciadri apre le danze a cui rispondono i due abruzzesi “made in Usa” e Fultz (6-10). Ravenna impatta con il suo Smith ma ancora Sherrod riporta due possessi tra le due squadre (10-14) quasi annullato da Marks. Come suo costume il tecnico ravennate negli ultimi due minuti del quarto rivoluziona il proprio assetto lasciando il solo Marks rispetto al quintetto base. Amoroso bombarda il nuovo +4 e-sterno (13-17) ma i veterani Raschi e Chiumenti mandano tutti al primo intervallo breve in perfetta parità. Roseto prova ad alzare il numero di giri con A. Smith e Casagran-de (19-24) ma la tripla di Marks è di capitale importanza, i primi punti della serata di Sabatini e Taylor Smith valgono il sorpasso (28-26). Dopo quattro minuti nella seconda frazione Ravenna ha già raggiunto il bonus ma Tambone fulmina il canestro ospite (33-28 al 15′) con la penetrazione di Masciadri che regala ai romagnoli il massimo vantaggio (37-31 dopo 16’4″). I due possessi di divario però evaporano o quasi con Sherrod (37-35) però l’OraSì ha la freddezza e l’attenzione per rima- Iprimi due quarti terminano in parità con la squadra ospite trascinata dai canestri di un super Adam Smith Dopo l’intervallo lungo la squadra di Martino spinge sull’acceleratore con gli scatenati Masciadri e Taylor Smith nere avanti grazie alla gita in lunetta di Chiumenti (41-37), l’aggancio e sorpasso a stelle e strisce arriva lo stesso a -14″ dall’intervallo (41-43) ma anche al 20′ è perfetta parità con le due preghiera della carità di Tambone. Abbrivio. Anche in avvio di ripresa le difese sembrano spettatrici non paganti e Masciadri ne approfitta per sganciare il 52-48, Tambone il 57-50 dopo 23’33” ma quando A-dam Smith tocca i 21 per- sonali la partita è riaperta (57-55). Masciadri è quello che veste l’abito di gala come forse mai in stagione, accompagnato da Chiumenti e Ravenna può rimettersi nella gabbia da immersione antisquali (64-57), Sgorbati e Tambone proseguono nell’opera di martellamento e Ravenna può andare all’ultimo intervallo avanti (70-60). Nel quarto conclusivo l’OraSì continua a premere difensivamente anche se perde di vista il canestro. Fuga e resistenza. 11 primo canestro giallorosso è la tripla di Sgorbati al 34′, bissata da Sabatini per il 76-66. Roseto sembra senza spine e l’affondata a una mano di Taylor Smith e i tocchi di Masciadri e Raschi sembrano proiettare i titoli di coda (82-67) ma gli squali mordono fino alla fine (83-79 di Sherrod a -25″) senza cambiare il finale per i punti della staffa di Chiumenti (86-79). Agostino Galegati
LE PAGELLE di Sandro Camerani
TAMBONE 6.5: sbaglia le prime due bombe ma alla distanza si riprenderà con gli interessi. CRUSCA 5.5: schierato a sorpresa in quintetto non fornisce l’apporto sperato. MARKS 6: inizio a mezza botta, poi la precisione al tiro lo gasa, li terzo fallo dopo 24′ lo frena. Perde il duello con lo straordinario Smith, ma l’importante è che vinca la squadra. MASCIADRI 8: è lui ad aprire le ostilità e non cala mai nella media, risultando alla fine decisivo nel complesso giallorosso di coach Martino. T. SMITH 8: fa subito vedere di non soffrire lo scontro diretto con Sherrod, anzi. Sotto canestro il giallorosso fa il bello ed il cattivo tempo e largheggia ulteriormente quando Sherrod accusa un problema fisico. SGORBATI 7: primi due quarti timidi poi si scatena con un break di 5-0 che a 11′ dalla fine decide abbastanza della gara. SABATINI 7: prova a scardinare con le sue prenotazioni la difesa ospite ma è soprattutto l’Arsenio Lupin che con le sue rubate non fa mai scappare Roseto e facilita poi l’allungo dei suoi. CHIUMENTI 6.5: sette minuti discreti nella prima metà della gara, vivace anche nel finale. RASCHI 6.5: apre la seconda parte di gara, fornisce ai compagni la solita sensazione di sicurezza e nel complesso offre un buon contributo.
RAVENNA. Doveva essere la partita del riscatto dopo l’amarezza del derby con la ricerca della continuità, dell’intensità e del controllo dei rimbalzi e sotto molti punti di vista l’obiettivo è stato raggiunto. «Dobbiamo essere felici per la vittoria – sottolinea coach Martino -anche se devo ammettere che nell’arco della gara abbiamo alternato buone cose a momenti di pausa troppo prolungati come nei minuti conclusivi. Analizzando bene la partita sono state troppe le palle perse (14, ndr), spesso subite senza essere pressati. L’avevamo preparata molto bene difensivamente, anche contro Smith che ha trovato canestri molto difficili, prendendosi solo 25 tiri. Abbiamo marcato bene anche Amoroso che ha trovato punti pesanti grazie al suo incredibile talento ma soprattutto siamo stati bravi sugli altri, Fultz, Mei e Fattori». Sui rimbalzi, Martino la vede così: «Abbiamo lavorato molto forte in settimana perché se vogliamo rimanere dove siamo non possiamo concedere troppo. La Coppa? Non ci pensiamo a-desso, preferisco pensare al fatto che abbiamo tante squadre dietro di noi che hanno investito più di noi, loro si devono preoccupare della classifica attuale. Ora pensiamo a Chieti». (a.g.)