Il Resto del Carlino, 13 dicembre 2016: L’OraSì volta pagina
L’ORASÌ si lecca le ferite dopo il derby di Imola che ha visto vanificato lo sforzo prodotto per restare in partita fino al 45′. Non è bastata infatti una prestazione da 91 punti – con cinque uomini in doppia cifra e uno, Sgorbati, che la doppia cifra l’ha solo sfiorata (9 punti) – per avere la meglio di un’Andrea Costa animata da motivazioni dettate da una classifica non brillante e da un PalaRuggi che ha accompagnato alla vittoria i padroni di casa. Matteo Tambone è stato ancora una volta tra i protagonisti giallorossi, ha segnato 16 punti ed è stato l’unico, almeno nei primi 20 minuti, a reggere il confronto dall’arco dei tre punti. Tre bombe personali sulle quattro totali dei giallorossi nei primi due quarti, contro il 7/10 dei padroni di casa, non bastano per cancellare l’amarezza della sconfìtta. «In fase realizzativa -sottolinea Tambone – le due squadre si sono equivalse, salvo piccole differenze. Quello che ci ha penalizzato, semmai, è stata la contesa a rimbalzo nella quale siamo stati dominati. Questo ha permesso a Imola di fare canestri facili nei momenti importanti: mi riferisco soprattutto agli ultimi due dell’overtime, abbiamo lavorato male su Ranuzzi. Ma in quel momento eravamo a corto di energie e anch’io avverto la responsabilità di avere sbagliato due tiri fondamentali. Dispiace perché era un derby e soprattutto perché con un paio di scelte migliori nel supplementare si poteva anche vincere». TAMBONE torna sulla questione rimbalzi, una delle chiavi di lettura di questa sconfitta. Imola era l’ultima in graduatoria in questa statistica prima del derby (30 di media), ma contro l’OraSì ha prodotto la sua migliore prestazione stagionale e il 50-30 finale ne è eloquente dimostrazione. «Venti rimbalzi in più sono davvero troppi – ammette il play giallorosso -e non è la prima volta che questa statistica ci penalizza. Dobbiamo lavorare molto di più, a partire dai piccoli che devono dare un maggiore supporto, perché siamo una delle squadre peggiori a rimbalzo e bisogna invertire questa tendenza». ANCHE in ottica Coppa Italia la situazione si è ingarbugliata. Treviso e Virtus Bologna sono già qualificate, poi c’è Roseto, terza a quota 16 punti, e un gruppo di cinque squadre a quota 14, tra le quali figura anche l’OraSì: sei formazioni per due posti. A tre giornate dal termine del girone di andata, quindi, restano pochi calcoli da fare: bisogna vincere, a partire da domenica prossima quando arriverà proprio Roseto al Pala De André. «La sconfitta di Imola complica le cose – conclude Tambone – e ora bisogna costruire in casa la qualificazione alla final eight. Abbiamo Roseto e Chieti, entrambe davanti ai nostri tifosi, e sono due partite da vincere assolutamente. Poi a Mantova si vedrà». Stefano Pece