Il Resto del Carlino, 12 dicembre 2016: «Generosi ma senza continuità»

SCONFITTA sul filo di lana per l’OraSì Ravenna che ci prova in tutti i modi a portare a casa il derby ma deve inchinarsi ad un’Andrea Costa più determinata a rimbalzo e più affamata di punti. Il coach Martino è deluso ma ammette: ««Devo fare i complimenti a Imola che ha giocato un’ottima partita. Credo che entrambe le squadre abbiano dato vita ad una sfida avvincente, forse non bellissima sul piano tecnico ma che ha rispettato le attese della vigilia e l’intensità e il pathos che ci si attende da un derby». IL TECNICO ravennate individua in un andamento non sempre li- neare da parte dei suoi una delle chiavi della gara. «Siamo stati effettivamente troppo altalenanti sia in attacco che in difesa – sottolinea -. Abbiamo subito troppo nel primo tempo ma credo che i nostri avversari abbiano anche fatto tantissimi canestri difficili, con le mani in faccia, questo è un loro merito. Nel secondo tempo abbiamo confermato di andare ancora troppo a strappi, ma abbiamo prodotto un grande sforzo per portarla al supplementare. I ragazzi hanno dato tutto e non posso rimproverargli niente. Ci è mancata un po’ di continuità, ma va ricordato anche che per noi era la quarta partita in dodici giorni e un po’ di lucidità può venire meno». L’altra causa della sconfitta è da individuare nella grande sofferenza a rimbalzo. Imola era all’ultimo posto della graduatoria in questo fondamentale ma contro l’OraSì ha dominato 50-30. «Abbiamo subito troppo a rimbalzo – continua il coach – ma Imola è molto fisica e ha centimetri importanti sotto questo aspetto. Mi sarei aspettato però 12 rimbalzi da uno come Maggioli piuttosto che da Ranuzzi, e questo è demerito nostro che, ripeto, in diversi momenti della gara siamo stati poco lucidi. Dovremo riguardarcela questa partita, ci farà capire molte cose su cui dobbiamo lavorare». Stefano Pece