• 10/12/2016
  • Stampa
  • Commenti disabilitati su Il Resto del Carlino, 10 dicembre 2016: Con la testa al Derby

Il Resto del Carlino, 10 dicembre 2016: Con la testa al Derby

Ravenna «E’ STATA una vittoria di squadra nella quale ognuno ha portato il proprio contributo». Queste le prime parole di Gherardo Sabatini autore di 10 punti, 3 rimbalzi e 2 assist nella sfida con la Tezenis Verona. «L’abbiamo vinta sull’agonismo – aggiunge – contro una squadra che aveva molta voglia e bisogno di punti. Perdere con Verona avrebbe significato trovarsi domenica a Imola con l’acqua alla gola, per questo il successo vale ancora di più. Siamo stati bravi a rimanere a contatto anche quando loro facevano sempre canestro e nella seconda parte è venuto fuori tutto il nostro valore». Nemmeno il tempo di gioire però, che appunto arriva subito il derby del Pala Ruggì. E Sabatini sottolinea un aspetto del quale non si era mai parlato fino ad oggi: «Imola sarà il crocevia per andare in Coppa Italia – sottolinea sicuro -. Se riusciamo a vincere domenica possiamo sognare questo traguardo, poiché successivamente abbiamo Roseto e Chieti in casa che sono due partite che possiamo vincere, e Mantova fuori. Con tre risultati utili su quattro, secondo me siamo dentro». Alle Final Eight di Coppa Italia accedono le prime quattro classificate dell’Est e le prime quattro dell’Ovest al termine del girone di andata, che si affrontano in confronti incrociati in gara unica. Un traguardo che per l’OraSì sarebbe il coronamento di un girone di andata davvero sopra le righe, stando ai pronostici della vigilia. Tornando all’immediato futuro, Sabatini sarà un ex nella sfida del Pala Ruggì e ritrova coach Ticchi col quale non sempre aveva avuto identità di vedute nella scorsa stagione. Tuttavia il numero 43 tiene a sottolineare che per lui sarà una partita come un’altra: «Sono le sfide con le due bolognesi quelle che sento di più. A Imola sono stato bene, la città è bella, i tifosi sono carichi ed il rapporto è sempre stato buono. Non mi sono trovato a mio agio nel tipo di gioco praticato da Ticchi, ma non ho mai attaccato il sistema. Anzi, col coach c’è sempre stato un ottimo rapporto di confronto continuo e siamo rimasti amici». L’uomo più pericoloso IL PERICOLO «Patricio Prato, se si accende ed entra in ritmo può far male a molte squadre» dell’Andrea Costa? Sabatini non ha dubbi: «Patricio Prato. Se si accende ed entra in ritmo può fare male a molte squadre. Nel complesso è una squadra che corre molto ed è pericolosa in transizione, bisognerà fare attenzione». Tuttavia l’OraSì arriva al Pala Ruggì sull’onda dell’entusiasmo per la vittoria su Verona. Al contrario l’Andrea Costa viene da dieci giorni di inattività. «Il fatto di avere giocato giovedì non sarà un alibi -conclude il play -. Al contrario, a mio avviso giocare spesso ci fa bene. Siamo una squadra molto giovane che può metterla sul piano dell’intensità contro chiunque ed è quello che dovremo fare anche domenica». Stefano Pece


Comments are closed.