• 10/12/2016
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Corriere di Romagna, 10 dicembre 2016: Anche Sabatini è un ex imolese che si è lasciato… così così

RAVENNA. L’Immacolata benedice l’OraSì e il tabù Verona evapora come è quasi evaporata la formazione di Dalmonte negli ultimi due quarti. Cinquanta punti realizzati dai gialloblù, di cui 27 dall’arco, nella prima metà gara, poi 20 nei successivi venti minuti con Ravenna che ha alzato il numero dei giri offensivi e difensivi. Cooperativa. Come ha sottolineato coach Martino alla sirena, è stata l’ennesima prova del collettivo a fare la differenza, con quattro uomini in doppia cifra e tanta intensità come è nei dogmi del tecnico molisano. Se spiccano i 21 di Marks e i 18 di Smith (di cui 12 nel terzo quarto che sono fruttati il sorpasso e l’allungo) sono i 10 “silenziosi” di Gherardo Sabatini ulteriore ago della bilancia nel momento di massima spinta. «Concordo con il nostro allenatore – conferma l’esterno felsineo di nascita -. E’ stata una vera vittoria di squadra, in cui ognuno ha portato il proprio contributo contro u-na Tezenis che ha un ottimo allenatore e di suo è molto talentuosa». Le chiavi. Dopo le due sconfitte della stagione passata, Ravenna ha centrato il primo successo sui veneti. Il figlio dell’ex patron della Virtus ha le idee chiare sulle chiavi del successo. «L’abbiamo vinta sull’agonismo, siamo stati più duri e determinati di loro: non hanno dimostrato fame di vincere e noi li abbiamo puniti. Siamo stati bravi a non demoralizzarci nel momento in cui segnavamo poco, siamo rimasti lì con la testa e alla fine il successo è importante: in caso contrario sarebbe stata una brutta sconfitta». Lo sguardo al futuro. Al termine del girone d’andata mancano quattro partite, due fuori e due in casa e Sabatini non nasconde il proprio desiderio di tornare a giocare la fase finale di Coppa Italia. «Per ora stiamo andando molto bene ma bisogna continuare. Se vogliamo cullare delle speranze per giocare la Coppa dobbiamo vincerne tre su quattro. Con Roseto e Chieti in casa possiamo e dobbiamo vincere e chiudiamo il girone a Mantova». Ora Imola. Ma domani è già tempo per il torpedone giallorosso di andare a Imola contro la quale, invece, la squadra di Antimo Martino fece due vittorie su due e dall’altra parte c’era appunto Sabatini che forse non si è lasciato benissimo in estate con il sodalizio biancorosso. «Vincendo con Verona andiamo là con tanta fiducia. I-mola, soprattutto in casa, applica una pallacanestro molto fisica, con le mani addosso. All’Andrea Costa sono stato bene, con la società, con i tifosi che sono sempre carichi. Purtroppo non mi sono trovato bene nella filosofia di basket voluta da Ticchi, con cui ho comunque un ottimo rapporto. In una squadra con tanti tiratori non mi sono sentito adatto ma non ho mai attaccato il sistema. Vogliamo fare bene ma sento di più le sfide con Virtus e For-titudo. Nel loro sistema Prato è un giocatore fondamentale, quando si accende trova falli e tanti liberi. Poco tempo per riposare ma per noi è meglio giocare spesso, dobbiamo metterci tanto atletismo». Agostino Galegati


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