Il Resto del Carlino, 2 dicembre 2016: «Sarà una sfida bellissima»
DOMENICA prossima si giocherà, per la serie A2 di basket, l’atteso confronto Treviso-Ravenna e mai come quest’anno si può parla- re di sfida di alta classifica. La De Longhi è in testa da sola, avendo appena battuto Imola (77-65) nell’anticipo dell’11 giornata (turno dell’8 dicembre, ma in quella data il Palaverde non è disponibile) grazie ad un sontuoso Fantinelli in tripla doppia 14+12+10, e ha portato il suo tabellino intemo a 4 vittorie e zero sconfitte, confermando di essere una delle principali candidate alla promozione. L’OraSì da parte sua si è ritagliata il ruolo di sorpresa, battendo squadre più quotate, e senza clamori si è issata al terzo posto, ben decisa a rendere la vita difficile anche alle più forti. Coach Pillastrini è l’artefice della fortuna di Treviso, ma essendo cervese di adozione è anche fine conoscitore del basket romagnolo e non si stupisce di vedere l’OraSì così in alto in classifica. «Ravenna – dice il tecnico – è ormai una società esperta e non mi sorprende vederla ai piani alti della classifica. Ha fatto bene a dare continuità alla guida tecnica che, nonostante i tanti cambiamenti a livello di roster, sta facendo molto bene». Belle parole quindi anche per il collega Antimo Martino. «Alla sua prima esperienza da capo allenatore – dice Pillastrini – ha fatto subito un buon lavoro, mi sembra la persona giusta per guidare il Basket Ravenna». Treviso non ha mai perso in casa, Ravenna è una delle squadre che vincono di più in trasferta. I due allenatori preferiscono impostare le partite sulla difesa e hanno una filosofia di gioco piuttosto simile. «Vedo similitudini tra le nostre due squadre nella maniera di intendere 1 aspetto difensivo – commenta Pillastrini – e nel fatto che entrambe amano controllare il ritmo del gioco, sanno correre in contropiede e anche gestire la palla a metà campo. E’ una partita che quindi non si E resta a una facile lettura. Potrebbe essere combattutissima, ma se una delle due dovesse prendere il sopravvento, l’altra sarebbe costretta a snaturare il proprio gioco per cercare di inventarsi qualcosa. Non so cosa aspettarmi, ma so che dovremo giocare la nostra migliore pallacanestro per battere Ravenna». Dopo avere sfiorato la promozione la scorsa stagione, quest’anno Treviso ha intenzione di riprovarci: «L’anno scorso abbiamo vinto la regular season, poi ci siamo fermati in semifinale. Quest’anno vogliamo fare meglio, ma siamo consci della forza delle avversarie, del fatto che siamo i più giovani di tutti e che l’unica esperienza che abbiamo è quella della stagione passata, poiché i miei giocatori vengono da serie minori o dalle giovanili. Però quell’esperienza è stata vincente, pertanto non vogliamo fermarci». Ma un domani Pillastrini tornerebbe ad allenare a Ravenna, dove nel ’94 portò il Basket Manetti in A2? «Nonostante non sia nato qui, ormai la Romagna è la mia terra, tra Cervia, Cesenatico e Ravenna e magari un domani mi piacerebbe tornarvi ad allenare». Stefano Pece