• 01/12/2016
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Corriere di Romagna, 1 dicembre 2016: La vittoria dell’OraSì ha lasciato qualche ferita

RAVENNA. E l’OraSì ingranò anche la sesta. Anche Jesi si è inchinata, (lottando strenuamente) alla formazione di Antimo Martino che così il mese di novembre con un bilancio in perfetta parità: due vittorie (una in casa e una fuori, a Ferrara) e altrettante sconfitte con lo stesso ruolino di marcia. Ferite. L’ultimo successo è stato però ottenuto a caro prezzo, visto che a metà del terzo quarto di martedì sera Stefano Masciadri è uscito con una caviglia gonfia dopo una scivolata in seguito a un contrasto sotto canestro. La visita del dottor Cirilli che ha riscontrato la distorsione con interessamento del legamento. Masciadri ha già cominciato la terapia, sarà visitato nuovamente sabato e non è escluso poterlo vedere in campo già domenica a Treviso anche se il tempo per il recupero è breve. Partita dai tre volti. Il percorso della partita con  Jesi sembrava essersi fatto in discesa grazie a un super Sgorbati, capace di dieci punti in tre minuti con 2/2 da due e identiche percentuali da tre. Poi la frizione romagnola si è inceppata contro i 40 minuti di zona voluta dal tecnico marchigiano Cagnazzo ma alla fine, come già accaduto contro Ferrara, è stata l’ottima ripresa l’ago deila bilancia. «Sono particolarmente felice – commenta il coach Antimo Martino – per essere tornati alla vittoria davanti al nostro pubblico dopo la sconfitta con Piacenza che era ancora viva dentro di noi.  Devo fare i complimenti a Jesi per come ci ha messo in difficoltà e per il suo talento offensivo. Abbiamo subito 44 punti nei primi due quarti (contro i 38 realizzati, ndr) che sono decisamente troppi per noi mentre in attacco, pur prendendo buoni tiri, abbiamo tirato con basse percentuali da tre. Poi nella ripresa siamo stati più bravi sotto tutti i punti di vista». Il Jack di cuori. Per la prima volta, Giacomo Sgorbati ha toccato la doppia cifra realizzativa da quando è a Ravenna. Dietro i 31 di valutazione di uno Smith devastante alla distanza dopo qualche errore non da lui da sotto, ci sono proprio i suoi 18 frutto di dieci punti con il 100 per cento al tiro, quattro rimbalzi, due palle recuperate e tre assist. «È stata una vittoria decisamente importante per noi – premette l’ala – venivamo da una partita molto dispendiosa come quella di Ferrara e abbiamo avuto tantissimo tempo, forse troppo, per preparare questa. Non eravamo abituati ad avere questo periodo così lungo di allenamenti tra una gara e l’altra. Abbiamo provato a farci trovare pronti mentalmente. A parte un secondo quarto sottotono difensivamente non abbiamo fatto una brutta partita, anzi. Nel terzo quarto il nostro merito è stato non demoralizzarci ma migliorando in attacco e difesa abbiamo prima sorpassato e poi controllato la partita. Come mai non ho più tirato dopo i  primi tre minuti? Quelli che ho preso erano i tiri giusti per me, poi mi sono messo a disposizione della squadra, sempre con un passaggio in più per il compagno meglio posizionato. Non abbiamo tanto tempo per festeggiare visto che dobbiamo preparare la trasferta di Treviso che sarà ancora più difficile». Agostino Galegati


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