• 21/11/2016
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Corriere di Romagna, 21 novembre 2016: Martino: «La vittoria di tutti»

FERRARA. La corsa a braccia alzate sotto lo spicchio di tribuna occupato dai tifosi romagnoli è l’antipasto della gioia di Antimo Martino. «E’ un successo da dividere tra tutti: giocatori, staffe tifosi. Ferrara aveva finora dimostrato il suo talento e la sua qualità battendo Roseto e Virtus in casa, noi siamo andati a vincere su un campo difficile disputando una gara molto intensa. Ci sono squadre che possono tenere i ritmi bassi e vincere con il talento. Noi non ce lo possiamo permettere. Per innescare le nostre qualità dobbiamo essere dinamici e lo abbiamo fatto». Martino ha poi altri motivi di soddisfazione. «Non era sem- plice ripartire dopo due sconfitte che devono però essere analizzate attentamente e che in genere rischiano di lasciare degli strascichi psicologici. Entrambe sono state di misura. La prima in casa di Trieste dove vinceranno in poche, e con Piacenza che abbiamo tenuto a basso punteggio come ci eravamo riproposti ma noi non abbiamo reso in attacco, segnando 30 punti in meno rispetto al nostro solito. Attacco che contro Ferrara è tornato sui suoi standard abituali (sempre oltre gli 80 punti, ndr) grazie alla nostra dinamicità e portando ben cinque uomini in doppia cifra», (a.g.)

 

LE PAGELLE

SMITH 8: il piccolo gigante comincia benissimo in difesa con stoppate, palle recuperate e tanta pressione, meno al tiro (3/9 all’intervallo) poi è il protagonista della spallata alla partita. SGORBATI 6: dopo un’uscita a-nonimacinquegiorni prima tornaa essere il prezioso soldatino a disposizione di coach Martino. CHIUMENTI 7: anche lui veniva da una delle peggiori serate stagionali ma torna a essere un fattore. MARKS 7.5: a sprazzi nei primi due quarti, apre le danze della ripresa con una perentoria bomba che innesca la via di fuga ospite. RASCHI 7: cuore di capitano piazza punti e rimbalzi di capitale importanza quando la partita è ancora in bilico. MASCIADRI 7.5: non al meglio per un problema alla caviglia parte molto contratto ma alla distanza esce la sua mano morbida e anche un paio di palle recuperate di capitale importanza. TAMBONE 6.5: quando alza la mano dall’arco è quello visto contro l’Assigeco, condizionato dai falli. CRUSCA 6.5: in campo soprattutto con scopi difensivi da “cagnaccio” ai polpacci del portatore di palla ferrarese ma anche una tripla di pregevole fattura. SABATINI 6: alle prese con una botta al polpaccio, dove non arrivano gli spostamenti arrivano buoni passaggi per i compagni anche se il tiro latita.


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