• 16/11/2016
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Il Resto del Carlino, 16 novembre 2016: Primo KO casalingo

L’ORASI cade sul parquet amico del Pala De André e si inchina a una Assigeco più concreta sul piano fisico e più determinata nei momenti decisivi. Ai giallorossi mancano i punti di Marks e, a parte Tambone, anche gli altri sono sottotono. Piacenza la mette sul piano fisico e i giallorossi soffrono la malizia di Infante e l’atletismo di Jones. La poca freddezza nel finale fa il resto e per Ravenna arriva il primo ko casalingo. Ritmo ed equilibrio nelle battute iniziali. Piacenza intasa l’area e per l’OraSì è difficile penetrare, così ci pensa Tambone a sbloccare la situazione con 7 punti dalla media e lunga distanza, assistito da uno Smith subito in palla. Il lungo blocca tutto quello che passa dalle sue parti in difesa e ruba un paio di palloni che converte in punti. Piacenza risponde con Infante e le sfuriate di Jones, bravo a incunearsi nella difesa di casa. Ma solo al 10′ l’equilibrio si sblocca quando Chiumenti mette dentro il 16-13. L’allungo dura poco poiché l’Assigeco trova l’arma vincente in Formenti, implacabile dall’angolo sugli scarichi dei compagni: i suoi 8 punti valgono il parziale col quale gli emiliani ribaltano la situazione al 15′ (23-28). L’OraSì resta incollata al match nonostante la prova da zero punti di Marks e Masciadri nei primi 16′. Ma proprio quest’ultimo si sveglia al momento giusto e sono suoi i 4 punti che valgono il -1 (27-28) del 18′, margine col quale si va all’intervallo lungo. Marks va sempre a corrente alternata, non altrettanto Jones, im-marcabile. Apre il terzo quarto con una tripla, prosegue con un rimbalzo in attacco che vale altri 2 punti e chiude con un’altra tripla. L’OraSì va in difficoltà, Marks non gira ma anche i compagni non trovano il canestro. Piacenza è intelligente a mettere la sfida sul corpo a corpo dove risulta in vantaggio e scappa così a +9 al 30′ con Borsato e Formenti (39-48). Il quarto periodo è una battaglia in cui entrambe le squadre sono pronte a sbucciarsi le ginocchia su ogni pallone. Martino pesca la carta giusta mandando in campo Crusca, freddo dalla distanza, mentre la difesa alza l’intensità e Piacenza perde un paio di palloni importantissimi. Tambone riduce il margine in due occasioni (51-54, poi 53-56), ma un’incomprensione con Sabatini a 2″ dalla fine vanifica l’azione del possibile pareggio. Stefano Pece


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