• 08/11/2016
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Il Resto del Carlino, 8 novembre 2016: Raschi assolve gli arbitri

NIENTE alibi e nessun dito puntato contro gli arbitri. Andrea Raschi non cerca scuse ripensando alla sconfìtta rimediata dall’OraSì in casa di Trieste, una beffa arrivata al fotofinish resa ancora più amara da alcune fischiate non certo favorevoli che hanno penalizzato i ravennati in momenti chiave del match. Il capitano però preferisce guardare in casa propria e analizzare gli errori commessi. «Siamo stati puniti dagli episodi Beffa al fotofinish «Abbiamo sofferto i loro esterni, nel finale ci è mancata la giusta lucidità» – spiega Raschi – e se in qualche altra occasione tutto era girato a nostro favore, questa volta non è andata bene. Sono situazioni che possono capitare e dobbiamo soltanto lavorare per migliore. E’ mancata la lucidità nel finale e quel gioco che ci aveva permesso di raccogliere grandi vittorie anche fuori casa. Abbiamo sofferto troppo i loro esterni e siamo stati troppo condizionati dal piano partita che era di servire soprattutto i lunghi all’interno dell’area pitturata. In tante azioni non abbiamo trovato altre strade per costruire gli attacchi e ci siamo troppo spesso dimenticati del gioco perimetrale. Questi errori contro una squadra tosta come Trieste si pagano a caro prezzo». CERTO che se Green avesse sbagliato la schiacciata decisiva o se Marks avesse segnato l’ultimo tiro staremmo parlando di un’altra partita, ma anche se i tre uomini in grigio non si fossero lasciati troppo trasportare dal clima incandescente del palasport triestino. «In partite così delicate e con un simile pubblico ci può essere un arbitraggio che tollera il gioco duro e la troppa aggressività: Trieste ne ha approfittato traendone vantaggio e noi non siamo riusciti a farlo. Mi dispiace che negli ultimi venti secondi ad un loro giocatore non sia stata sanzionata una evidente infrazione di passi mentre era a terra, quando invece una settimana prima a Tambone era stata fischiata, ma ripeto, tutto questo fa parte del gioco. Dovevamo avere maggiore concentrazione e magari gli episodi sarebbero stati a nostro favore». L’ORASI deve dunque fare tesoro degli errori e soprattutto ritrovare la massima concentrazione. «Le ventidue palle perse credono siano figlie del momento che stiamo attraversando. Sono due settimane che non ci alleniamo mai al completo e quindi lavoriamo con minore intensità rispetto a qualche settimana fa. Un problema che poi si vede in partita soprattutto in quelle molto intense e combattute. Da questo punto di vista è positivo giocare martedì prossimo contro Piacenza e avere una mezza giornata in più di riposo, perchè dopo trasferte lunghe e gare così impegnative ne abbiamo tutti bisogno». Luca Del Favero


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