Corriere di Romagna, 8 novembre 2016: OraSì, piano-partita riuscito ametà
RAVENNA. Dopo le vittorie su Virtus e Recanati, l’OraSì non sfata il tabù PalaRubini. A marzo non fu sufficiente la rimonta da -23 a -1, due giorni fa il +13 (5-18) nel cuore del primo quarto è evaporato in quello del secondo periodo fino al sorpasso dei “muli” sul 28-27. Nel finale il rimbalzo offensivo e schiacciata di Green a 7″ dalla sirena ha sancito il secondo ko stagionale di capitan Raschi e compagni. Un paio di dati che saltano all’occhio è il -11 nel bilancio tra palle recuperate e perse e gli appena nove tentativi dall’arco con tre realizzati. A fare da contraltare il quasi incredibile 29/32 ai liberi. A un minuto dalla fine un libero di Raschi aveva fissato la provvisoria parità a quota 70. «Ci aspettavamo una partita molto intensa – premette il Professore – in cui la loro aggressività e fisicità sarebbe venuta fuori. Il piano-partita prevedeva di attaccare il più possibile il ferro sfruttando le caratteristiche di Masciadri e Chiumenti, tonnellaggio ed esperienza, cercando di mettere in difficoltà i lunghi avversari. Si è rivelato efficace all’inizio ma alla lunga ci siamo forse un po’ troppo fossilizzati a seguirlo e alla fine gli episodi degli ultimi secondi ci hanno condannato». Le palle perse? «Anche causa dei problemi fisici che abbiamo a- II Professore Andrea Raschi vuto nelle ultime due settimane e che sono in via di risoluzione. Non potendoci allenare al completo, alla lunga questo viene fuori a livello di automatismi e di lucidità così come di energia nei momenti topici della gara. Magari quello che normalmente sarebbe un passaggio sicuro diventa u-na soluzione un po’ più estemporanea e personale». Per rivedere i giallorossi in campo occorrerà a-spettare una settimana esatta. E’ stata posticipata a martedì prossimo, infatti, la gara casalinga con l’Assige-co Piacenza. I biancorossi hanno superato di misura al termine di quaranta minuti tiratissimi Jesi (89-88) e hanno allungato a quattro la striscia di vittorie consecutive dopo quelle di Verona e Recanati e in casa con Forlì. «Io sono amante della settimana-tipo – conclude Raschi – ma dopo tanti impegni importanti, due trasferte lunghe e partite molto intense, una mezza giornata di riposo in più ci fa bene anche se spezza un po’ la nostra routine. Dobbiamo trasformare la rabbia della sconfitta in energia positiva da buttare sul campo contro una squadra costruita per vincere il girone e per questo non mi stupiscono i loro brillanti risultati». Agostino Galegati