• 20/10/2016
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Corriere di Romagna, 20 ottobre 2016: Un’altra settimana di vera passione per l’OraSì e Sabatini

RAVENNA. E’ stata una domenica in parte surreale, quella vissuta da Gherardo Sabatini al Pala Dozza. Prima di tutto perchè è stato fischiato dai suoi ex tifosi, ma per conto terzi. Già, perchè il padre di Gherardo, che come tutto il mondo che ruota attorno ad una palla a spicchi ben sa è stato il patron dell’ultima, grande Virtus, dalle parti di piazzale Azzarita è ben visto come Salvini ad un convegno sull’integrazione degli extracomunitari nel nostro Paese. Tra l’altro, l’ex deus ex machina delle V nere, con tutti i posti riservati agli accreditati che c’erano al Pala Dozza, dimostrando un’indubbia dose di coraggio si è seduto esattamente sotto la curva dedicata al Barone Schull. Alla fine tutti hanno fatto i bravi e non è accaduto proprio nulla, a parte che Gherardo non è riuscito, al pari di altri compagni di squadra, a ripetere la prova offerta contro Forlì sette giorni prima. Bene a metà. «Secondo me -dice Sabatini – l’OraSì ha giocato una buona partita, visto che siamo stati a lungo in vantaggio sul campo probabilmente più difficile del girone. Certamente la vittoria era alla portata, però alla lunga abbiamo pagato le condizioni fisiche imperfette di Taylor e l’entusiasmo che si è scatenato come sempre al Palazzo ed in particolare quando la Fortitudo ha rimontato. Non ci siamo espressi all’altezza della prova offerta contro Forlì, questo è vero, però siamo comunque tornati da Bologna consapevoli della nostra forza e sempre più convinti che l’obiettivo dei play-off non sarà certamente irraggiungibile». Passato prossimo. Se domenica scorsa Sabatini è stato un ex di fatto, visto che ha giocato per l’Aquila in B2, il match in programma fra tre giorni a Casalecchio rappresenterà un ritorno al passato prossimo per lui: «Alla Virtus ho fatto l’intera trafila del settore giovanile, poi quando è arrivato il momento di effettuare il salto la prima squadra bianconera militava in A1. Per giocare, quindi, ho accettato di buon grado di passare in B2 alla Fortitudo ed è stata una bella esperienza. Tornando al presente, domenica prossima affronteremo la squadra più forte del girone, almeno in questo momento, quindi ci aspetta un compito davvero molto difficile. Però andremo a giocarcela senza paura, puntando sulla nostra capacità di giocare una buona pallacanestro e di affrontare di conseguenza privi di alcun timore anche gli impegni più tosti, come appunto le due trasferte a Bologna nel giro di una sola settimana». Sandro Camerani


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