• 14/10/2016
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Il Resto del Carlino, 14 ottobre 2016: «Noi piccoli ci facciamo valere»

DOPO due vittorie ottenute con carattere e autorità, adesso arriva il difficile per l’OraSì che deve affrontare le due trasferte bolognesi con Fortitudo e Virtus in rapida successione. Il playmaker Matteo Tambone non è stupito più di tanto del momento positivo: «Forse mi ha sorpreso di più vincere a Udine, perché in una piazza cosi storica credo non sia facile per nessuno, soprattutto alla prima di campionato. Con Forlì sinceramente tutti noi ci aspettavamo di vincere, perché era la prima davanti al nostro pubblico e non volevamo fallire». Il reparto piccoli sta dimostrando una delle tante armi a disposizione di Martino. Tambone, Sabatini e Marks sono intercambiabili e possono giocare anche insieme e, oltre agli assist (13 su 21 per loro), possono offrire un valido contributo in termini di punti e di energia. «A livello di nomi – spiega Tambone – il nostro reparto è forse quello più anonimo rispetto ai nostri compagni. Però anche noi piccoli abbiamo dimostrato di essere all’altezza, cosa di cui ero sicuro. Tutta la squadra comunque ha mostrato una notevole crescita rispetto alla gara di Udine, dove abbiamo avuto diversi alti e bassi. Antimo ci aveva chiesto di limitare questo problema, e con Forlì non abbiamo avuto cali di tensione». Adesso però sulla strada dell’OraSì arriva la Fortitudo, disorientata dalla batosta interna subita dalla Tezenis Verona, che vorrà riscattarsi a scapito di Ravenna. Tambone offre qualche attenuante ai bolognesi. «Perdere in casa contro Verona ci può stare – aggiunge il play romano – perché la Tezenis è una delle più serie candidate alla promozione. Mi ha stupito la proporzione della sconfitta, visto che Bologna si è trovata sotto anche di 20 punti. Forse l’assenza del play titolare Ruzzier si fa sentire». Fortitudo ridimensionata o ancora più determinata? Tambone non ha dubbi: «Non so se la sconfìtta in casa li abbia demoralizzati o sia stata una scossa. Conoscendo Boniciolli credo più alla seconda ipotesi, quindi sarà ancora più dura per noi. Inoltre al Pala Dozza il pubblico ha il suo peso e si deve sempre mettere in conto anche un arbitraggio un po’ casalingo. Per vincere quindi dobbiamo partire forte come contro Forlì perché se non parti convinto, non esci ‘vivo’ dal Pala Dozza». Stefano Pece


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