• 09/10/2016
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Corriere di Romagna, 8 ottobre 2016: OraSì-Unieuro, il doppio derby di Masciadri e Pierich

RAVENNA. OraSì che vuole mettere le ali. Mancano 24 ore o poco più al primo storico derby tra giallorossi e Unieuro in un De André che traboccherà di passione per le a-rance. La tifoseria giallo-rossa si prepara a mettere in mostra un bel colpo d’occhio in giallo e sul campo si aspetta uno sgambetto illustre dopo quello alla Fortitudo Bologna nello scorso campionato. L’ex Fotsis. Stefano “Fotsis” Masciadri si presenta da ex all’appuntamento. Tra il 2008 e il 2010 ha infatti indossato la ca-notta dell’allora Vem Sistemi. Nella prima stagione, appena diciannovenne, aveva collezionato una media di 8.3 punti a partita, nella seconda è stato il giocatore più utilizzato da coach Di Lorenzo con 42 presenze tra stagione regolare e play-off per scudetto e promozione. «Mi sento un grande ex, ho trascorso due anni stupendi a Forlì – commenta l’ala grande lombarda -durante i quali ci siamo tolti delle grandi soddisfazioni, in cui sono cresciuto tanto e dove credo di aver lasciato un bel ricordo alla luce dei tanti attestati di stima quando ritorno da quelle parti. Un grosso rammarico è l’aver solamente sfiorato la promozione in serie A sul campo (sconfitti in cinque partite dalla Fortitudo, ndr) che poi è arrivata con il ripescaggio ma io ero già passato a Casale Monferrato». Amarcord. Oltre ad affrontare la sua ex squadra per Masciadri la sfida con i biancorossi significherà un altro amarcord. «Domani mi ritroverò di fronte Simone Pierich di cui ho preso il posto a Forlì come ruolo in quegli anni e che poi è stato mio compagno di squadra proprio a Casale». Derby intenso. La prima assoluta in chiave ufficiale tra le due squadre si preannuncia dunque intensa: «Sarà un bel derby tra due squadre opposte. Forlì ha una tradizione di basket da tantissimi anni, è una piazza importante e ci tiene tanto a vincere. Noi siamo una realtà più nuova da questo punto di vista e navighiamo sulle onde dell’entusiasmo di questi ultimi anni. Vorremmo fare bene perché battere Forlì sarebbe un’ulteriore conferma di quanto di buono si sta facendo. Siamo molto fiduciosi per quello che sarà domani». Le chiavi di lettura possono essere più di una: «Mi aspetto una partita ad alto ritmo perché anche loro hanno giocatori che amano correre con la palla come Vico, Bonacini, lo stesso Pierich e Crockett (senza dimenticare un play di grande qualità come Ferri, ndr) Sono tutti giocatori che fanno dell’atletismo il proprio punto di forza e noi dovremo fare altrettanto. Sono in generale una squadra molto buona ma se dovessi citare un nome da prendere in ampia considerazione direi Blackshear. E’ un grande atleta, è veramente grosso. Fino all’anno scorso ha fatto la A e all’esordio in questa stagione ha subito segnato 30 punti, dovremo lavorare forte su di lui in difesa». Agostino Galegati

FORLÌ. Un derby per sbloccarsi e per dare un calcio ai problemi che da settimane lo stanno tormentando e accompagnando fino alla palla a due di domani. E’ quanto spera di vedere nel suo futuro Simone Pierich, l’uomo del “grande ritorno” in biancorosso ma anche il giocatore che agli occhi di se stesso, ancor prima che davanti a quelli del pubblico forlivese, ancora non e riuscito a esprimersi per quanto vorrebbe e potrebbe. Sia chiaro, di partite ufficiali l’Unieuro ne ha gio- cata appena una e ogni giudizio sulla squadra e sull’ala goriziana è a dir poco prematuro, ma è scritto un po’ nelle stelle che una prestazione ficcante di Pierich a Ravenna darebbe una marcia in più verso l’obiettivo vittoria. Il problema è che Pierich non sta bene, questa settimana non si è mai allenato, a parte ieri e l’umore non è dei migliori. «Soffro da tempo di una tendinite al ginocchio destro, che dal punto di vista articolare è a posto, ma che appartiene ad un SSenne e quindi ogni tanto sclera – sospira Pierich – E’ dall’inizio della preparazione estiva che non riesco ad allenarmi con continuità e questa settimana ho lavorato solo oggi (ieri ndr) con il preparatore atletico. Sensazioni? Beh, migliori, mi sentivo bene, con Ravenna conto di esserci e voglio esserci». Magari per sbloccarsi dopo lo 0/6 dell’esordio con Ferrara. «Magari, lo spero, ma anche se mi sbloccassi la settimana prossima con Treviso e la squadra, giocando sulle proprie sicurezze, vincesse il derby, io sarei comunque contento. Anche perché se è ovvio che in questo momento io non sia contento perché vorrei cavalcare l’onda della stagione positiva che ho vissuto a Biella, non ho mai smesso di dare il cento per cento in campo. E la gente prima di giudicarmi per un tiro sbagliato dovrebbe guardare anche a tutto ciò che va oltre al ta-bellino». E il forlivese adottivo chiede di non essere etichettato prematuramente: «Anche se non ho segnato, contro Ferrara penso di avere fatto vedere comunque buone cose. Non sono più il giocatore della mia prima esperienza a Forlì, ora non penso solo a tirare». Un Pierich cambiato sotto la cura di coach Crespi a Casale Monferrato, dove nel 2011 conquistò la promozione in Al da capitano di una squadra “illegale” nella quale militava Stefano Masciadri proveniente dalla Fulgor Libertas. Domani i due si ritroveranno da avversari. «Io giocavo due ruoli in ala, Stefano più da “4”, ma non era il mio cambio perché in quella squadra ruotavamo in dieci in quanto dovevamo vincere. Stefano è molto migliorato, anche nelle scelte: gioca pulito e il suo tiro è sempre ottimo». Altro ex forlivese è Alberto Chiumenti, con Garelli nella Vem Sistemi 2006-2007. Una solida realtà per l’OraSì, ma non certo la sola. «Ravenna è tosta e ha due americani che mi piacciono molto». Enrico Pasini


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