• 03/10/2016
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Il Resto del Carlino, 3 ottobre 2016: Ravenna, che acuto

RAVENNA si impone 61-70: buono l’esordio del quintetto di Antimo Martino che rende amaro l’esordio di Udine, neopromossa dalla Serie B, davanti al proprio pubblico. Complessivamente ottima la prestazione degli ospiti che hanno fin dalle prime battute messo il muso avanti: poi la chiave è stata la continuità messa in campo da Ravenna, contro un quintetto, quello di coach Lardo, che andava avanti soltanto con qualche, peraltro anche discreta, folata. Tra le chiavi del successo, i 23 punti messi a segno da Marks (15 nel secondo tempo), decisamente tra i più positivi sul parquet di ieri, ma tutta la squadra ha dato il suo, contribuendo in maniera decisiva. Eppure all’inizio la musica sembrava davvero stonata per il quintetto ospite che in un amen si trovava sotto per 8-0.1 primi punti stagionali vengono dalla tripla di Masciadri, immediatamente dopo: la rimonta di Ravenna parte da qui: gli ospiti infatti vanno a canestro con regolarità fin quando, dalla lunetta, Chiumenti acciuffa il pari a 12. Poi ecco la buona vena di Marks e di Traini, con il secondo che in penetrazione fissa il parziale del primo periodo sul 16-21. NEL SECONDO periodo, Udine volitiva: la tripla di Pinton vale il pari a quota 21. Ma ancora una volta Ravenna riordina le idee e riprende il filo del gioco costruendo, passo dopo passo quel vantaggio che risulterà decisivo ai fini della vittoria finale. Il vantaggio va in doppia cifra con Ferrari (2/2 dalla lunetta, 24-35) e all’intervallo lungo si va sul punteggio di 27-39, col canestro di Chiumenti. Il vantaggio sembra rassicurante, ma bisogna fare i conti con Okoye che dà filo da torcere, mettendo a referto 8 punti consecutivi che riportano Udine a distanza di un solo possesso pesante (37-40), viatico per il pari di Cuccarolo che arriva a quota 44. All’ultimo intervallo la situazione non cambia (48-48). Nell’ultimo periodo, Ravenna torna a costruire con lucidità: a metà periodo il canestro di Smith vale il 52-61; poco dopo il +10 con Marks. Finita? No, Udine non molla e torna sotto di 5 lunghezze, ma nel finale, la lucidità dalla lunetta di Ravenna tiene a bada i padroni di casa: termina 61-70.

AL TERMINE dell’incontro di Udine, soddisfazione in casa Ravenna. Il coach Antimo Martino commenta così: «Siamo felici: la vittoria è arrivata dopo una gara molto dura – spiega il coach – probabilmente non abbiamo mostrato una grande prestazione complessiva, ma abbiamo voluto sempre portarcela a casa». Insomma, un successo cercato e voluto, passato anche da momenti in cui Ravenna ha subito Udine: «Alla vigilia temevo la fisicità e l’aggressività di Udine. Ed effettivamente ogni volta che non siamo riusciti ad arginare queste doti con la stessa forza abbiamo fatto fatica sia in fase difensiva, sia in attacco». Ma al di là di queste sbavature nella prestazione, la grande voglia mostrata da Ravenna nell’andare alla ricerca della vittoria a tutti i costi è un segnale molto importante che coach Martino non cessa di sottolineare: «Sicuramente – aggiunge – è doveroso riconosce che questa squadra ha dimostrato una grandissima determinazione e voglia di portare a casa il risultato, in una partita che a livello di emozioni poteva avere mille ostacoli». Un ringraziamento, poi, il coach lo dedica allo staff medico: «Non ne ho parlato prima della partita, perché non avrei voluto che i ragazzi ne fossero condizionati – ha commentato Martino -, ma un grazie doveroso va anche al mio staff e allo staff medico: negli ultimi giorni ci siamo trovati ad affrontare parecchie emergenze infortuni che hanno condizionato il percorso di avvicinamento a questa partita». E ora si volta pagina, col sorriso sì, ma si deve ben presto tornare a sudare: partire con il piede giusto è un ottimo segnale, ma Ravenna deve pensare alla prossima gara: «Ora ci godiamo la vittoria: ci concediamo un giorno per recuperare energie mentali e fìsiche, ma a partire da martedì cominceremo a preparare al meglio l’esordio casalingo con Forlì».


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