Corriere di Romagna, 2 settembre 2016: La Romagna di A2 si dà appuntamento a Cervia
CERVIA. Cervia caput mundi. Almeno per due giorni. Dove per mundi, chiaramente, si intende quello del basket romagnolo di massimo livello, che oggi e domani si è dato appuntamento al PalaCer-via, per il tradizionale memorial Leonelli-Manetti. Non ci saranno formazioni di Al, ma la presenza di Andrea Costa Imola, Ora-Sì Ravenna e Unieuro Forlì assicura tifosi, interesse e territorialità allo stato puro. A chiudere il cerchio ecco il Benedetto Cento, formazione di B che contese proprio a Forlì la promozione solo pochi mesi, altro serbatoio d’inestinguibile passione del proprio pubblico, senza dimenticare la presenza in panchina del cervese doc “Lupo” Giordani. Il programma prevede oggi alle 19 le semifinali I-mola-Ravenna e alle 21 Forlì-Cento, poi domani alle 18.30 la sfida per il 3° posto e alle 20.30 la finalissima. Costo del biglietto 10 euro e gratis per i bambini fino a 10 anni. Subito gli ex. Quello fra Andrea Costa e Ravenna è un derby che, seppur po- vero di tradizione (0-4 il conto pro-giallorossi delle ultime due stagioni di A2), offre sempre incroci interessanti e motivazioni supplementari. Le prime, e più evidenti, già oggi saranno quelle degli ex di turno, Gherardo Sabatini e Giacomo Sgorbati, entrambi approdati a Ravenna in estate dopo la bella stagione in biancorosso. Se il primo non ha nascosto, pur con l’ottimo campionato cifre e sensazioni alla mano, di divertirsi poco nel sistema di Ticchi e di aver preferito per questo una nuova avventura (la sua conferma a Imola sarebbe stata molto difficile), il secondo ha rappresentato il piccolo caso dell’estate. L’Andrea Costa, dopo il prestito da San Lazzaro, avrebbe tenuto volentieri un Under dal futuro molto promettente, pur non potendogli offrire (coperto da Hassan e Prato) spazio nel ruolo da lui preferito. Sgorbati, imolese doc, contattato direttamente da coach Martino nel raduno della nazionale Under 20 a Roseto (e pure questo episodio qualche malumore in riva al San- terno l’ha creato), si è trovato di fronte a un’offerta irrifiutabile: un posto in quintetto, da ala piccola (dove lui vede il proprio futuro tecnico), e più soldi a Ravenna, quindi pure vicino a casa. L’Andrea Costa non si è fasciata la testa, ha provato a rilanciare ma restando fedele ai principi che si è data negli ultimi due anni e incassato il no del ragazzo, ha adeguato roster attuale e strategie future. Il presente, per Ticchi e il suo staff, resta legato soprattutto alla posizione di Brandon Norflett, americano in prova sul quale, entro lunedì prossimo, bisognerà prendere una decisione. L’idea è che, salvo disastri nella due giorni cervese e improvvise e in-credibili occasioni sul mercato (Usa sicuro a cifre abbordabili per Imola), il rookie resterà all’Andrea Costa, anche perchè il talento è innegabile come pure la sua duttilità, l’abnegazione in palestra e la capacità di recepire velocemente gli insegnamenti di coach Ticchi. Qui Forlì. Un torneo che per l’Unieuro vale sì in prospettiva, ossia nel primo vero abbozzo sul parquet degli automatismi che Gigi Garelli vuole inculcare nella squadra e nella coppia Usa Blackshear-Crockett in particolare, ma per i tifosi è un amarcord densissimo di significati. La sfida delle 21 tra Forlì e Cento è la riedizione dopo due mesi della finale play-off dello scorso campionato. La serie vinta 3-1 dai romagnoli con la “magia” di Vico al Pala Archos che ha segnato una della pagine più intense e tese (dentro e fuori dal campo) delle ultime stagioni. Basti ricordare lo slittamento conseguente al “caso Pala Galassi” e la trasferta vietata ai forlivesi in gara quattro. Oggi Forlì è in A2 e Cento riprova a salirci e, per farcela, ha rinforzato ulteriormente il gruppo con tanti volti noti della Romagna. In primis il ritorno proprio dell’ex Unieuro, Luca Pignatti, poi l’arrivo da Rimini di Adrian Chiera e da Santarcangelo di Matteo Botteghi a fare coppia con l’altro ex Angels, Luca Bedetti e infine con il passaggio in Emilia dallo Scirea di Farabegoli e Bravi. Enrico Pasini Riccardo Rossi
RAVENNA. Un gustoso antipasto di campionato. L’esordio con i Raggisolaris ha da subito mostrato di che pasta può essere fatta l’OraSì, soprattutto come corsa e attacco ma, come è normale visto che la pre-stagione è quasi una neonata, anche qualche difetto, come continuità e difesa. E gli aspetti soprattutto nella propria metà campo, sviluppati nella settimana corta in preparazione, saranno quelli su cui porrà la propria attenzione coach Martino. «Abbiamo continuato a inserire nuove regole, difensive e offensive, andremo a verificare proprio questo lavoro. Sarà un test non facile anche dal punto di vista fisico, ma sarà importante capire dove ancora dobbiamo migliorare. I ragazzi avranno la possibilità di confrontarsi con squadre della stessa categoria, speriamo che in molti vengano a sostenere la squadra, anche se si tratta comunque di amichevoli a cui dobbiamo dare la giusta importanza. A noi interessa verificare il livello di preparazione fisica e tecnica, dopo tre settimane, soprattutto alla luce del fatto che è un gruppo rinnovato per sette decimi e tutti dovremo parlare la stessa lingua», (a.g.)