• 22/07/2016
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Il video della presentazione di Alberto Chiumenti

Dopo l’incontro con Sgorbati di ieri, questa mattina presso la sede del Club è stata la volta di Alberto Chiumenti, che è stato presentato a tifosi e giornalisti alle ore 11. Prima di cominciare il presidente Vianello ha voluto fare un annuncio: “Sono contento perchè anche quest’anno riusciamo a fare un bel mix tra giocatori di esperienza come Alberto, e anche più giovani come abbiamo visto ieri. Ma sono molto contento soprattutto per dov’è arrivata fino ad oggi la squadra, che abbiamo completato ormai per nove decimi, perchè vi confermo ufficialmente che stamattina ho firmato il contratto di Taylor Smith”.

La parola è poi passata al DG Montini che, come consuetudine, ha introdotto il giocatore: “Chiumenti può essere definito come un ‘giocatore bandiera’, cioè che cerca di sposare un progetto con un club, non andando alla ricerca di un contratto ogni anno o di nuove esperienze. È un giocatore che sposa una società e cerca di costruire un percorso, di raggiungere degli obiettivi sia a livello di squadra che a livello personale. Per questo l’idea di venire a Ravenna è quella di condividere con noi un progetto di alcuni anni, dopo l’esperienza molto lunga e per certi versi al di fuori dei canoni della pallacanestro di oggi, a Casalpusterlengo. Ha la caratteristica di essere un giocatore di squadra, che non guarda al tabellino. Non sa fare solo punti, ma è importante nell’economia di squadra e l’abbiamo preso perchè è uno dei pochi rimasti capace di giocare sia fronte che spalle a canestro. Nella nostra situazione tecnica è quindi perfetto l’accoppiamento con Masciadri e con Smith, completando un reparto lunghi importante, sia per struttura fisica che per atletismo e capacità tecnica. Il nostro problema l’anno scorso era stato di non essere sempre all’altezza di squadre fisiche dove c’era statura e atletismo, quest’anno abbiamo cercato di colmare questa lacuna e credo che questo terzetto dia delle buonissime garanzie”.

A seguire, lo stesso Chiumenti si è presentato: “Innanzitutto ringrazio il presidente e i dirigenti per avermi dato questa opportunità di dimostrare il mio valore. Arrivo qui con grande entusiasmo e voglia di fare, oltre che con una marea di motivazioni. Sono stato sei anni in un posto che sento come casa mia, ma era arrivato il momento di cambiare e trovare nuovi stimoli, anche se non era così facile trovare la situazione che volevo, per il mio modo di essere e per il mio modo di vedere la pallacanestro. Quando l’allenatore mi ha chiamato mi ha chiesto come vivo la pallacanestro dal punto di vista umano: io penso che più che i risultati, più che i risultati, che servono comunque a completare un lavoro, conti quello che ci si trasmette giorno dopo giorno tra compagni di squadra e con tifosi e società, perchè questo è quello che rimane dentro ognuno di noi più che vittorie o sconfitte. Il mio concetto di pallacanestro forse è un po’ atipico, però negli anni chi ha creduto in me ha sempre visto una persona che crede in un progetto a lungo termine, e questo credo sia la cosa che mi rende più orgoglioso di tutte. Appena ho ricevuto la proposta di Ravenna mi sono informato e tutti mi hanno detto che qui si trova un ambiente dove si sta bene, c’è una continuità di lavoro e si cerca sempre di fare le cose nel modo migliore, imparando anche dagli errori. È una società che guarda prima alle persone, per trasmettere qualcosa anche ai tifosi e io penso che davvero questa sia la situazione migliore che potesse capitarmi, quindi comincio veramente con un grande entusiasmo”.

Imbeccato dai giornalisti presenti, Alberto ha ricordato di aver già giocato a Ravenna: “Mi ricordo bene perchè abbiamo perso sulla sirena. Ricordo un ambiente caldo e un palazzetto dove non era facile vincere, anche se forse quella volta meritavamo noi”. Rispondendo poi alle domande ha parlato dei gironi: “L’equilibrio c’è, anche se il girone ovest dal punto di vista delle trasferte è veramente impegnativo; penso anche che negli anni se la formula resta la stessa i gironi si livelleranno sempre di più. Mi auguro che le regole restino le stesse perchè nella pallacanestro italiana c’è bisogno di stabilità per permettere alle società di programmare a lungo termine”. Nello specifico del girone Est ha aggiunto: “Ci sono piazze bellissime e per noi è un bene perchè per ogni giocatore è un piacere giocare certe partite. Il livello sta salendo e già nei playoff scorsi si è visto davvero un grande livello di gioco”. Sulle ambizioni di Ravenna ha commentato: “Penso che quando le squadre vengono costruite come questa e quando c’è continuità nel lavoro a prescindere da vittorie e sconfitte, il margine di miglioramento può essere enorme. Ci sono squadre che comprano il migliore per ogni ruolo e in quel caso il margine di miglioramento è ridottissimo, se la stagione parte male quasi sempre finisce anche male. Quando invece le squadre vengono costruite per lavorare e migliorare, poi la stagione può anche partire con qualche difficoltà, ma si può arrivare in fondo e fare grandi cose. Ricordo l’anno della Silver con Casale eravamo una squadra da salvezza, abbiamo perso di un punto la finale a Mantova per vincere il campionato e non eravamo una squadra quotata. Quando c’è quella chimica in più si fanno grandi risultati e questa chimica va cercata prima, costruendo la squadra con determinati principi”. A proposito del suo possibile contributo alla squadra: “Dal punto di vista tecnico posso dare un po’ di esperienza e mi fa piacere che ci siano anche giocatori che ne hanno più di me come Raschi. Per quanto riguarda i giovani mi piace il ruolo di fare da ‘chioccia’ ai giovani, mentre dal punto di vista del gioco non ho grandi preferenze, mi interessa essere utile alla squadra. Smith è un giocatore che mi hanno descritto ma non conosco, Masciadri lo conosco invece molto bene e penso che tutti noi tre abbiamo caratteristiche diverse e complementari”. E infine sul numero di maglia: “Ho richiesto a Mauro il numero 7 perchè ci tengo molto per un grande amico e una persona fuori dai canoni normali che non c’è più che è Matteo Bertolazzi”.

Al termine dell’incontro anche il Coach Antimo Martino ha riservato un commento sul nuovo giallorosso: “Chiumenti è di fatto il primo giocatore che abbiamo voluto per questo nuovo corso che ci vede ripartire senza diversi giocatori che negli scorsi anni sono stati dei riferimenti importanti nello spogliatoio. Alberto grazie alle sue qualità umane ha l’identikit perfetto per ricoprire insieme ai confermati Raschi e Masciadri questo ruolo ed essere da guida per i più giovani del roster. Dal punto di vista tecnico non sono io a scoprire il suo valore: le sue caratteristiche ci permetteranno di utilizzarlo sia ne ruolo di ala forte che da centro così da formare un pacchetto lunghi di assoluto affidamento”.


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