• 20/05/2016
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Il Resto del Carlino, 20 maggio 2016: L’Sos di Vianello

MENTRE il campionato prosegue per decidere quale sarà la squadra che andrà in serie Al al termine di questa lunghissima stagione, in casa Basket Ravenna si lavora per il futuro. Nonostante non vi siano ancora numeri da poter mostrare per quanto riguarda il budget, alcuni contatti ci sono già stati e altri incontri sono all’orizzonte. E’ lo stesso presidente Roberto Vianello a dirlo: «OraSì sarà ancora il nostro sponsor e questa per Futuro «Il fatto di essere sotto elezioni non aiuta. Da 10 anni mi spendo ora tocca anche ad altri» ora è l’unica certezza che abbiamo. Con molti degli altri sponsor che ci hanno sostenuto in questa stagione sto ancora parlando, ma non li ho contattati ancora tutti. Molti hanno confermato il proprio impegno, tuttavia questi sforzi non bastano per dire che abbiamo una base solida da cui partire». Il fatto che si sia in periodo di elezioni non aiuta. «Matteucci sta per esaurire il proprio mandato e non so chi ci sarà dopo. Il Basket Ravenna non è il mio giocattolo, ma un bene di tutta la città e quindi mi aspetto che la città si muova per fare qualcosa. Da dieci anni mi adopero per tenere in vita que- sto sport, ora tocca ad altri soggetti». A chi si riferisce? «Tempo fa mostrai un prospetto degli sponsor delle varie squadre di Al e A2 e la costante era che compariva sempre un istituto di credito tra i maggiori finanziatori. Perché qui a Ravenna questo non succede?» Ha ottenuto qualche risposta? «Diciamo che non si sono mossi spontaneamente ma sono stato io ad andare a cercarli. Comunque qualche contatto c’è stato e tra poco ci incontreremo». In quali tempi? «Dare scadenze precise adesso non è possibile, tuttavia non è che ci sia tantissimo tempo perché l’iscrizione al prossimo campionato incombe». Quindi è prematuro parlare di obiettivi in questo momento. «Purtroppo è sempre una questione di soldi. Si possono alzare gli obiettivi se si hanno più mezzi a disposizione. Ad esempio andare ai playoff quest’anno per poi venire fatti fuori da Scafati in tre partite, non sarebbe stato soddisfacente e sarebbe stato piuttosto dispendioso, quindi è andata meglio così com’è andata. Se l’anno prossimo si ripetesse una stagione come quella appena conclusa io sarei soddisfatto. Di certo, se devo costruire una squadra che vivacchia nei bassifondi della classifica, preferisco non farlo. A me interessa divertire la gente e stimolarla a venire al palazzetto». E per quanto riguarda il palazzetto? «Se le cose vanno come devono andare, intendo se viene fuori il famoso soggetto che ci aiuti a mantenere in vita questa società, allora rimarremo sicuramente al Pala de André perché ci siamo trovati molto bene. Ma stavolta sono molto serio, se la città vuole che continuiamo deve fare qualcosa». Stefano Pece

 
 
 
 
 
 
 
 

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