• 29/04/2016
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Fadilou Seck racconta la sua esperienza con la Nazionale Under20


Lunedì e martedì scorsi Fadilou Seck ha partecipato al raduno di Roma della Nazionale Under20, prima esperienza in assoluto con la maglia Azzurra. Ad un paio di giorni dal rientro in Romagna, abbiamo parlato con lui di questa straordinaria esperienza.

Fadilou, raccontaci la tua esperienza in Azzurro: 
“Quando ho scoperto di essere stato convocato ho provato grande gioia mista ad incredulità, perché mi sarei aspettato tante cose, ma non questa. Dopo l’entusiasmo iniziale è arrivata un po’ d’ansia, ci tenevo a fare bene per fare contenti coach Antimo Martino, Alessandro Lotesoriere, Maurizio Massari e i miei genitori, che hanno sempre creduto in me. A Roma ci siamo allenati in maniera intensa, ma sono contento di essere riuscito a reggere l’impatto con un livello così alto.”

Che tipo di ambiente hai trovato?
“L’organizzazione intorno alla squadra è di primo livello, ogni aspetto è perfettamente curato fino ai minimi dettagli. La squadra ha formato presto un buon gruppo fuori dal campo, mentre sul parquet l’atmosfera è stata sin da subito estremamente competitiva: ogni giocatore lotta per farsi notare e per acquisire considerazione, pertanto l’intensità del lavoro è sempre molto alta.”

Come ti sei trovato con lo staff tecnico di Stefano Sacripanti?
“Sono stato accolto bene e questo mi ha permesso di sentirmi presto a mio agio in un ambiente completamente nuovo per me. Si tratta di grandi professionisti, che riescono a lasciare il segno e a fare passare molti concetti pur non parlando molto.”

Che effetto ti ha fatto indossare la maglia Azzurra?
“E’ stato strano, all’inizio ho faticato a rendermi conto che quella maglia fosse per me. So bene che questa chiamata è stata solo un assaggio e che in futuro dovrò lavorare molto duro per avere altre possibilità, ma una volta provate certe sensazioni, è naturale volerle vivere di nuovo.”

La tua attualità è il campionato di Promozione, in attesa di un’estate di grande lavoro.
“La prima partita dei quarti contro Sant’Agata non è andata molto bene e questo mi ha amareggiato molto. Dobbiamo cambiare approccio alla gara per provare a ribaltare la serie e a vincere in trasferta domenica sera, consapevoli che i nostri avversari non ci regaleranno nulla. Per un gruppo giovane come il nostro si tratta di un test di maturità molto importante, che non vogliamo fallire. In seguito potrò concentrarmi sul lavoro individuale che mi servirà per farmi trovare pronto per l’inizio della prossima stagione. Sono molto motivato, a maggior ragione dopo avere parlato con coach Sacripanti e lo staff della Nazionale”.

credits photo: Ufficio Stampa FIP


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