U18L: Pall. Titano – JBK Ravenna 69-67

Nei finali punto a punto si sa, tutto può succedere, anche che l’ultimo tap-in rimbalzi sul ferro ed esca di un soffio, vanificando gli sforzi degli ultimi minuti per portare a casa il risultato.

Il rammarico ed il mea culpa vanno però fatti per i primi 35-36 minuti nei quali la squadra ha lasciato sul terreno troppi possessi mal sfruttati in attacco e concesso troppi canestri facili agli avversari per mancanza di concentrazione in difesa, soprattutto di costanza nel difendere sempre come sapeva di poter e dover fare per mettere in difficoltà l’avversario.

Quando i break positivi del primo e secondo quarto servono per rimettere il risultato in parità per recuperare quanto regalato agli altri, anziché permettere di aprire un divario a proprio favore e incanalare la partita sui giusti binari, è chiaro che la squadra non sta rendendo al suo massimo: in quei momenti serve stare lì con la testa accesa in 5 sempre, ed invece oggi quasi ognuno, anche chi è stato protagonista in positivo della partita, ha avuto i suoi momenti di ‘assenza’ che hanno permesso ai padroni di casa di rimanere in partita fino alla fine e di portarsela a casa.

I 29 falli fatti contro i 15 subiti, il 7/16 dalla lunetta, le sole 10 palle recuperate contro le 18 perse, sono tutti segnali inequivocabili che la determinazione del gruppo è stata solo sufficiente in una giornata in cui invece sarebbe dovuta essere al 120% visto che ci si giocavano le ultime chance di qualificazione alle finali regionali.

Peccato, perché tutti i ragazzi del gruppo U18 Elite hanno dimostrato e stanno dimostrando di aver raggiunto un elevato grado di consapevolezza dei propri mezzi ed anche di comprensione dei propri errori: quello su cui lavorare è la capacità di fare sempre PRIMA le cose giuste e, se il match lo permette, POI concedersi qualche ‘superficialità’.

Nel nostro sport l’aspetto mentale e di fiducia è sempre determinante, in qualunque contesto e a qualunque livello: fare regali all’avversario nelle fasi iniziali di una partita è il primo errore che ognuno di noi deve imparare a non commettere.