Il Resto del Carlino, 22 aprile 2016: OraSì da 8 in pagella
MANCANO poco più di 24 ore alla storica sfida del Pala Verde di Treviso che vedrà l’OraSì Ravenna opposta alla De Longhi prima in classifica. Entrambe le squadre sono alla ricerca dei rispettivi obiettivi: Ravenna vuole confermare l’ottavo posto e per esserne certa ha bisogno di vincere, altrettanto deve fare Treviso per rimanere prima e tenere dietro Mantova, garantendosi il vantaggio del fattore campo in tutte le sfide dei playoff. Sarà quindi partita ad alta tensione per tutti gli appassionati, ma il presidente Roberto Vianello garantisce che la sua squadra la vive in maniera piuttosto serena. «Siamo abbastanza tranquilli – dice il presidente – e non ci sentiamo tutta questa pressione addosso. La squadra vive questa vigilia in maniera molto serena, ma non per questo si sente già appagata o ha intenzione di mollare. Credo che la pressione sarà più su Treviso che su di noi. Per loro questo era l’obiettivo di inizio stagione, per noi invece lo è diventato nel tempo, visto che ci siamo salvati già da un pezzo». Ha già parlato con la squadra? Ha scommesso qualcosa con loro come aveva fatto prima della gara con la Fortitudo? «Se raggiungeranno i playoff avranno un premio, come è normale che sia. E lo sponsor ha deciso di potenziarlo, un segno dell’affetto che ci lega ad OraSì». Che voto darebbe a questa OraSì? «Devo rispondere da tifoso o da presidente?» Entrambe le cose. «Da tifoso mi sono divertito molto e darei un bel 8. Da presidente ho qualche rammarico perché in questo momento potremmo già essere ai playoff se non avessimo buttato via qualche partita in maniera sciocca. Penso soprattutto alla partita con Recanati in casa all’andata e a quella di Treviglio. Tuttavia, sul piatto della bilancia vittorie e sconfitte si compensano poiché abbiamo battuto altre squadre che non avremmo mai immaginato di battere». Mantova, Treviso, Roseto, Imola e Bologna tanto per citarne alcune. «E’ segno che la nostra squadra si trova meglio contro le formazioni di alto tasso tecnico». Dal punto di vista degli sponsor, dopo il suo recente appello si è mosso qualcosa? «Qualcosina, ma preferirei parlarne la prossima settimana qualora il campionato finisse sabato. La città si è dimostrata affezionata a questa squadra, ma per ora siamo alla fase delle pacche sulle spalle. E’ presto per parlarne anche se ribadisco il mio discorso: il Basket Ravenna non è mio, ma è un bene di tutta la città e se vogliamo che continui a esistere abbiamo bisogno di risposte concrete». Stefano Pece