Il Resto del Carlino, 9 aprile 2016: “Per continuare a questo livello servono aiuti”
«COMUNQUE vada domani la gara di Roseto, fondamentale per noi in ottica playoff, questa sarà una stagione da ricordare. I risultati della nostra squadra, partita per salvarsi, sono stati superiori ad ogni previsione, ma se vogliamo vivere altri campionati come questo, così ricco di soddisfazioni, la città, intesa come tessuto economico, ci deve aiutare». Ancora una volta il presidente del Basket Ravenna, Roberto Vianello, chiede una mano alla città, avendo però ‘bersagli’ ben precisi e lo fa tracciando il bilancio di un campionato, «bellissimo per l’OraSì. Ho ancora la pelle d’oca, ad esempio, se ripenso al colpo d’occhio del ‘Pala De André’ in occasione del derby con la Fortitudo Bologna». «I MIEI collaboratori – prosegue Vianello – hanno svolto una ricerca sulle squadre italiane di serie A e A2 di basket. Ebbene, quasi tutte hanno sostegni economici da importanti realtà cittadine quali istituti bancari, società municipalizzate, agenzie di lavoro o la grande distribuzione. Ma a Ravenna questo non avviene, per nessuna società sportiva. Non parlo solo del basket. Quest’anno, al di là dell’Unigrà col marchio OraSì e della Sapir che ci ha dato un consistente sostegno, non è giunto nessun altro importante aiuto. E non posso certo chiedere ancora una mano ai tifosi che sono stati commoventi lo scorso anno con la ‘colletta’». Questo significa che è a rischio la prossima stagione in A2 del Basket Ravenna? «Non ho detto questo, anche perchè non ho nessuna intenzione di mollare. Ma vorrei un aiuto perchè questa realtà sportiva, che porta a Ravenna anche migliaia di tifosi da altre città creando quindi un indotto, è patrimonio del territorio. E può consolidarsi a questi livelli. Non posso pensare che la stabilità di questa società sportiva dipenda solo da me e da uno sponsor importante e appassionato». SAREBBE auspicabile, aggiunge il direttore generale Mauro Montini, «che, come avvenuto in altre città, nascesse un consorzio a sostegno del basket, così da avere una maggiore certezza delle risorse a disposizione. In tal modo si può poi programmare il futuro nel medio periodo. Questo club non è più un bene privato del presidente Vianello, ma è ormai un orgoglio per tutto il territorio». Luca Suprani