• 04/04/2016
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Il Resto del Carlino, 4 aprile 2016: “Noi ora senza pressione”

L’ORASI continua a coltivare il suo sogno playoffe mette un altro mattoncino per rendere più solida la sua classifica battendo un’arrendevole Matera. C’è quindi comprensibile soddisfazione nelle parole di Antimo Martino, anche se Bologna e Trieste continuano a tenere il passo. «Sono contento dell’approccio dei ragazzi – spiega il tecnico – perché in questo tipo di partite a volte può sfuggire l’obiettivo. Hanno avuto solo un piccolo passaggio a vuoto nel secondo quarto, ma nel complesso hanno tenuto viva l’attenzione per tutto l’incontro. Questo mi ha permesso di dare spazio anche a chi ha giocato meno e sono contento delle risposte che ho avuto». Adesso però viene il difficile perché Roseto, Mantova e Treviso sono le squadre più forti del campionato e l’OraSì le affronterà una dopo l’altra nelle ultime tre giornate. «Oggi saremmo nei playoff – dice Martino – ma con gli impegni che ci aspettano siamo coscienti del fatto che mantenere questa classifica non sarà cosa facile. Ci vorranno almeno due imprese, ma andiamo incontro a queste tre scalate con l’animo leggero e senza alcuna pressione». MARTINO ripercorre la stagione dei suoi. «Purtroppo abbiamo avuto dei passaggi a vuoto – afferma -che non hanno sminuito la bontà del nostro campionato, ma ci hanno complicato un po’ le cose. Senza quelli di Chieti e Trieste forse oggi sarebbe diverso, ma in campo ci sono anche gli avversari e non dipende solo da noi. Il messaggio che vorrei trasmettere quindi è questo: noi vogliamo raggiungere i playoff e ci proveremo con tutte le forze, ma non dobbiamo mai dimenticarci da dove siamo partiti». Gli obiettivi a inizio stagione erano ben altri e il tecnico lo sottolinea con forza: «Eravamo una squadra compie ta- MOLINARO Per lui ieri ben 13 punti mente nuova e ad agosto non eravamo nemmeno sicuri di essere in questo campionato. Tuttavia, un passo dopo l’altro, siamo cresciuti tanto durante la stagione e oggi siamo davanti a società del blasone di Ferrara e Verona e in pari con la Fortitudo. In fin dei conti tra chi andrà ai playoffe chi li guarderà da casa la differenza è minima, quindi ritengo che il giudizio sulla squadra non deve basarsi soltanto sul raggiungimento o meno dei playoff, non sarebbe giusto». Stefano Pece

 
 
 
 
 
 
 
 
 

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