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Classifica
Pos | Team | PTI | V | P |
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Niente scacco alla capolista ma L’OraSì una volta di più ha lottato alla pari con una delle favorite al salto di categoria. A distanza di tre giorni dai rispettivi ko, a Treviglio per i giallorossi, in casa con Roseto per la Centrale del Latte, la prova del riscatto ha sorriso alla formazione di coach Diana. Bicchiere mezzo pieno. All’interno del sodalizio di via della Lirica è questo il sentimento che scaturisce da queste due sconfitte a distanza ravvicinata. «L’aspetto che mi premeva di più – analizza il tecnico Antimo Martino – era proprio questo, che la squadra desse tutta se stessa sul campo. A questi livelli non c’è l’abitudine a preparare le partite ogni tre giorni e con solo uno o due allenamenti alle spalle. Al di là della valutazione della prestazione dei singoli o della squadra, sono veramente contento di aver visto i miei ragazzi lottare dal primo all’ultimo secondo. All’interno di questi quaranta minuti siamo stati bravi, ma non abbastanza bravi per battere una squadra che non a caso occupa il primo posto in classifica, una squadra che in certi frangenti può sembrare sorniona ma nel momento decisivo ha i numeri e le rotazioni per dare la spallata decisiva. Nel primo tempo siamo stati efficaci nell’alternare difesa a uomo e a zona, in attacco abbiamo fatto qualcosa di meglio. La prestazione di Hollis (27 punti, ndr) non ha certo aiutato, almeno 4-5 conclusioni sono state di talento puro e difficilmente contrastabili: va dato il merito a Lui e a Brescia di poter contare su un elemento come lui. Tornando a noi dopo tre successi consecutivi sono arrivate due sconfitte che non ci devono assolutamente condizionare e far dimenticare quelli che eravamo dopo la partita interno con Trieste e quindi se adesso la classifica è bella rispetto agli obiettivi prefissati. Nessuno deve avere la presunzione che Ravenna batta Brescia, ma quello che mi aspetto è che Ravenna provi a battere Brescia, così come Le altre del girone. C’è il dispiacere di non aver vinto, ma ci deve anche essere la consapevolezza di un valore assoluto differente tra le due squadre, con obiettivi diversi. Non fasciamoci la testa e concentriamoci su quelle partite che saranno veramente importanti da vincere». Arco maledetto. Un dato che salta agli occhi è, per una volta, la scarsa precisione dall’arco dei romagnoli, un modesto 4/18. Di queste quattro conclusioni a segno tre portano la firma di Stefano Masciadri (17 punti alla fine). «Le ul- time due partite sono state intense e belle da vedere – commenta Masciadri – peccato per noi non averne portata a casa almeno una, soprattutto quella di Treviglio che era più abbordabile per le nostre possibilità ma in cui i rimbalzi hanno avuto un peso fondamentale. Ma noi abbiamo dato veramente tutto, anche la riserva e ci è mancata forse un po’ di lucidità nei momenti chiave. Con una serata migliore al tiro e adesso potevamo parlare di un finale diverso ma i canestri finale di Hollis ci hanno proprio ammazzato. La loro difesa sporca? Il campionato è così, devi sapere gestire anche questa situazione, trovando lo stesso il tuo ritmo».