• 27/01/2016
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Corriere di Brescia, 27 gennaio 2016: La Centrale torna sul parquet per dimenticare il passo falso

OraSì è il nome dello sponsor principale di Ravenna, ma sembra il motto del Basket Brescia per la trasferta di stasera (palla a due alle 20.30, è l’anticipo della quinta giornata di ritorno in programma domenica). In Romagna, per l’appunto, con il fardello del -18 rimediato domenica contro Roseto. Un’imbarcata, un knock out che non ha messo in discussione il primato in classifica  i punti di margine su Imola e Treviso ora sono due  ma ha scalfito la corazza di invincibilità della Centrale del Latte. Per un santone dello sport come Julio Velasco, «tornare subito in campo dopo una sconfitta è sempre la medicina migliore. Fosse per me giocherei già il mattino dopo», per Andrea Diana invece un match programmato a 3 giorni da un ko così pesante «ci farà smettere di ripensare a quanto è successo. Ed è buona cosa. Ora più che mai, avrei voluto però una settimana a disposizione di tempo per lavorare con il gruppo al completo. Abbiamo tanti acciacchi da smaltire, questo non mi rende del tutto sereno». Nemmeno il precedente del match d’andata, quando l’avversario odierno lasciò Brescia a 67 miseri punti (una rarità: Ravenna si fermò però a 60), può farlo rilassare: «Ci avevano imbrigliato con un’ottima difesa, noi dovremo trovare buona fluidità offensiva. Servirà soprattutto una partita di grande agonismo», ricorda al Corriere con riferimento nemmeno troppo velato alla debacle di domenica, maturata ancor prima di entrare sul parquet con l’assenza di Damian Hollis durante la seduta mattutina. Punita dal coach con un’entrata posticipata per l’americano. Una punizione a metà, un monito, un avviso ai naviganti: «Proprio per questo di caso non si può parlare», dice Diana, «il giocatore ha pagato le sue colpe ed è finita lì. La squadra viene prima del singolo, lo sa lui e lo sanno tutti. La questione è chiarita». Punto. E a capo. Oltre alle insidie legate alla criticità del momento, la Centrale dovrà togliersi di dosso il grembiule da prima della classe e ritrovare l’occhio della tigre (gli allenamenti di ieri e lunedì sono stati intensi, buon segno) perché, di fronte, avrà un avversario non di alto livello qualitativo ma arrabbiato quanto la Leonessa: «Si tratta di una gara-riscatto anche per loro  ricorda il tecnico livornese  perché domenica hanno perso a Treviglio. Io ho voglia di vedere il mio vero gruppo, sa di avere giocato con Roseto sotto ai propri standard. Reagiremo, siamo compatti». Per vincere servirà altro, intanto si riparte da qui. Non è una partita come le altre, se la Centrale non si è imborghesita ha davanti a sé la serata giusta per dimostrarlo. L. Bert.


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