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Pos | Team | PTI | V | P |
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L’OraSì cavalca le onde giallorosse. Un’onda tecnica, in cui la continuità nell’arco dei 40′ è la pietra angolare, una di risultati (5 vittorie nelle ultime 6 partite) e una emotiva interna ed esterna proveniente dai propri tifosi che hanno tributato cori a Giacomo Cicognani sul piede di partenza con probabile destinazione Palestrina e un’ovazione a Fadilou Seck per i suoi primi punti “da grande” contro Jesi. Il nuovo che avanza. Il giovane pivot romagnolo, classe 1997, è approdato da appena tre anni alla pallacanestro dopo aver praticato il volley e sotto la guida di Maurizio Massari, suo allenatore e responsabile del settore giovanile, e poi anche nel giro della prima squadra con i giocatori più esperti ha fatto passi da gigante. Proprio al suo ex compagno Charlie Foiera che lo aveva preso sotto la sua ala protettrice nella scorsa stagione ha voluto dedicare il suo primo canestro in A2 per la soddisfazione anche di coach Antimo Martino. SuperMoe. A far impallidire l’Aurora fin dal primo quarto la coppia made in Usa Smith-Deloach che sta trainando l’OraSì in un 2016 immacolato dopo i successi su Treviso e Ferrara. Proprio Deloach è stato il miglior realizzatore con 24 punti. «Era una partita molto importante -commenta la guardia neo-trentenne che ha festeggiato con i Leoni Bizantini il proprio compleanno – perché venivamo dalla sosta (per l’Ali Star Game, ndr) e non è mai semplice ripartire, ritrovare ritmo e automatismi da subito. Ma abbiamo giocato molto meglio del previsto grazie a una buona sessione di allenamenti. Abbiamo dimostrato ancora una volta che questa squadra può dire la sua in questo campionato». Anche dal punto fisico la differenza si è vista. «Pure in questo caso -prosegue Deloach – gli allenamenti per enfatizzare l’energia si sono rivelati efficaci. E’ un campionato molto strano, in almeno tre o quattro occasioni ci è capitato di andare sotto di 15-20 punti per poi rimontare e vincere (il riferimento alla gara interna con Chieti e quella recentissima esterna con Ferrara è evidente, ndr). Non mi è mai capitato di giocare in una squadra che ha queste caratteristiche. Contro Jesi per la prima volta abbiamo comandato dall’inizio alla fine, con la mentalità e la qualità da play-off per un successo che forse ha ricordato quello con Treviso che è stata un’avversaria ancora più fisica dei marchigiani. Questo ci permetterà di avvicinarci con meno pressione ai prossimi appuntamenti (domenica a Treviglio, mercoledì 27 con Brescia in casa e il 7 febbraio a Verona, ndr). L’obiettivo della squadra è quello di competere a questo livello di classifica fino alla fine, giocando così si può vincere con chiunque, anche Brescia dopo che a casa loro avremmo dovuto portare a casa la partita. Il feeling con il De André? Meglio tardi che mai». Agostino Galegati