La Voce di Romagna, 19 gennaio 2016: Deloach: “Possiamo battere chiunque”

“Pensavo che sarebbe stata lina partita difficile perché dopo una sosta non è semplice ritrovare la fluidità messa in mostra nelle ultime gare. In realtà la squadra ha giocato meglio di quanto mi aspettassi dopo qualche difficoltà riscontrata alla ripresa degli allenamenti. Credo che la prova contro Jesi abbia dimostrato la crescita del gruppo che può sicuramente dire la sua in questo torneo”. Michael Deloach, guardia dell’OraSÌ descrive con queste parole la partita che Ravenna ha disputato contro Jesi conquistando la terza vit- toria consecutiva (la quinta nelle ultime sei gare) che le permette di guardare con fiducia al tour de force che la attende: Treviglio e Verona fuori, Brescia e Imola in casa. Un successo ancora una volta di squadra, quello dei giallorossi, in grande crescita e sempre più convincenti. “Tutto parte dall’allenamento settimanale per avere un migliore approccio alle sfide – commenta il top player americano -: questo è un gruppo speciale perché in passato non mi è mai capitato di andare sotto anche di 15 punti e riaprire la partita come invece quest’anno siamo riusciti a fare, però partire con il freno a mano tirato in un campionato così livellato comporta poi un dispendio di energie non sempre sufficiente ad aggiudicarsi il successo. Con Jesi l’atteggiamento è stato subito giusto e la partita è filata via liscia fino alla fine permettendoci di preparare con grande serenità la prossima trasferta a Treviglio”. Sulle ali dell’entusiasmo i traguardi da tagliare non appaiono poi così lontani “L’obiettivo è di mantenere la posizione in classifica per centrare i playoff. Questa squadra può battere chiunque, anche Brescia, la prima in classifica, poiché già in casa loro, cedendo solo nell’ultimo minuto, abbiamo dimostrato che ciò è possibile a patto naturalmente di giocare come sappiamo rimanendo sempre concentrati senza mostrare nessun timore”. Mercato: vicino il passaggio di Cicognani a Palestrina, mentre Molinaro potrebbe arrivare già in settimana. Ai saluti è anche Smorto, a meno che non ritorni sui propri passi. Maurizio Coreni