Il Resto del Carlino, ed.Ancona, 17 gennaio 2016: Maganza subito in campo a Ravenna

SE E VERO che una rondine non fa primavera sarà, probabilmente, altrettanto vero che un giocatore, da solo, non può cambiare – e ci mancherebbe – il volto ad una squadra. L’arrivo a Jesi, da poche ore, di Marco Maganza però, si creda o no, qualche effetto, e qualche risultato sotto l’aspetto emotivo, lo ha subito ottenuto: quello di cambiare le facce, inteso come espressione, dei compagni di squadra e dello staff tecnico. NESSUNO RICORDA coach Maurizio Lasi, o i suoi assistenti Damiano Cagnazzo e Ciccio Rossetti, rilassati e sorridenti (a fine allenamento. sia chiaro, perché in settimana gli urlacci del coach durante le sedute si sono sentiti anche fuori del palasport…) come è accaduto negli ultimi giorni. Se poi sul parquet anche Josh Greene, uno che non ride neppure se gli fai il… solletico, si lascia coinvolgere nel clima generale di allegria, vuol dire che, almeno sotto l’aspetto del morale, il tanto auspicato arrivo di qualcuno che aiutasse la squadra a difendere meglio, e a prendere qualche preziosissimo rimbalzo in più, a qualcosa è servito. UNA VENTATA di energia, in tutti i sensi, l’arrivo di Marco Maganza che esordirà oggi con la maglia arancioblù in una trasferta – come sempre? – ai limiti del proibito per l’Aurora. Ad attendere a pie fermo capitan Santiangeli & C. quel Ravenna che all’andata inflisse il primo dispiacere casalingo agli orange (79-71 il risultato finale) e che, vincendo oggi, raddoppierebbe il vantaggiò in classifica sui marchigiani. «Abbiamo fatto una settimana lunga di lavoro cominciando domenica scorsa con i pesi – riferisce coach Lasi – ci siamo allenati bene e arriviamo a questo appuntamento con due obiettivi, inserire più presto possibile Marco nei nostri schemi e provare a vincere oggi a Ravenna (palla a due alle 18, fischiano Bettini, Radaelli, Raimondo ndr). Non sarà facile contro una squadra solida e quadrata che ha vinto molte delle sue partite nei minuti finali». Nelle fila giallorosse anche l’ex di turno Marcos Casini quattro stagioni all’Aurora a inizio anni 2000. Uno dei tanti che, dopo i trascorsi in riva all’Esino, a Jesi sono tornati a più riprese da avversari: spesso e volentieri col dente avvelenato. Va a capire perché… Gianni Angelucci