• 24/12/2015
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Corriere di Romagna, 24 dicembre 2015: L’OraSì si gode Manetti, un nome una garanzia

Un esplosivo Manetti, Sebastiano, ha infiammato i tifosi della Piero Manetti. Nell’incredibile film della partita con Roseto il giovane lungo toscano, gettato nella mischia nel secondo quarto, ha dato prova delle sue doti atletiche e caratteriali, andando a schiacciare per ben due volte nell’arco di due minuti. Partita avvincente. Bastiano, come viene soprannominato, ha risposto presente, dando alla causa dell’OraSì oltre ai punti anche minuti di qualità e di presenza sotto canestro con una palla recuperata dopo aver cominciato con una persa, lasciando la squadra avanti di quattro punti al momento della sua uscita (il tabellone segnava 32-28). «E’ stata una partita bellissima – sottolinea – che abbiamo vinto due volte, di squadra. Siamo stati continui per tutti i 45 minuti, soprattutto nel momento in cui Marini ha pareggiato con un tiro di grande qualità che poteva abbatterci. Invece siamo rimasti concentrati e abbiamo ottenuto una vittoria pienamente meritata». Poco utilizzato. Fino a domenica, quando ha collezionato sei minuti e mezzo con quattro punti, l’ex Viterbo era stato poco utilizzato, appena dodici minuti in cinque apparizioni partendo dalla panchina. Ma questo è uno sprone ulteriore a fare sempre meglio. «Sto vivendo un sogno, giocare al fianco di giocatori di qualità assoluta come Malaventura che fino all’anno scorso vedevo in televisione, Masciadri, Raschi, che sono i giocatori che per caratteristiche sono più vicini a me. Da loro ho tanto da imparare: in ogni allenamento cerco sempre di rubare qualcosa dal punto di vista tecnico ma anche della mentalità. Loro mi stanno vicino, mi danno utili consigli, mi rimproverano quando è necessario. Anche Antimo mi sta facendo sentire a casa, importante. Anche se il minutaggio è quello che è, visto che ho davanti così tanti giocatori importanti, anche i tifosi mi fanno sentire come se fossi nella Nba». Manetti è alla seconda stagione lontano da casa, dalla sua Empoli. «La mia ambizione, credo lecita, è quella di diventare un giocatore professionista al più alto livello possibile. Due anni fa non rientravo più nei piani di Empoli e cambiare squadra è diventato necessario, a Viterbo ho vissuto una stagione bellissima, mi hanno aspettato e, ripeto, ancora di più quest’anno sto avendo la possibilità di crescere». Il trittico di impegni importanti a chiudere l’andata prosegue domenica a Mantova per poi chiudersi il 3 gennaio in casa con la De’ Longhi Treviso. Agostino Galegati


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