Batta Diario 4

Ciao a tutti raga, ben ritrovati.
 Prima di tutto mi scuso per il ritardo sull’upload di questo articolo, ma come potrete immaginare le cose da fare sono davvero tante e trovare un minuto libero è davvero difficile; ma oggi eccomi qua!
Partirei col dire che in queste ultime settimane ho avuto l’opportunità di visitare alcuni posti davvero stupendi, qui intorno a LA ma anche nella California del nord. Prima di tutto dovete sapere che il clima nel sud della California è un clima un pò particolare; infatti qui le stagioni sono fondamentalmente solo due: estate (la predominante) e l’inverno (che tecnicamente è inverno, ma per come lo concepiamo noi è tranquillamente un autunno). Questo permette agli abitanti di queste zone di fare cose che io, abituato alla nebbia e al freddo di Novembre, non mi sarei mai sognato di fare! Si va in spiaggia, si fa il bagno (ho fatto il mio ultimo la settimana scorsa a Laguna Beach, angolo di paradiso) si gira in pantaloncini e maglietta e ci si gode il sole. Il mio corpo si sta abituando, ma non nascondo che, essendo anche un caldo molto diverso, per quanto migliore (0% umidità), i primi tempi sono stati davvero non molto simpatici. Durante le ultime settimane quindi, ho avuto modo di continuare l’esplorazione della città enorme e stupenda che è Los Angeles, ma anche, grazie alla mia famiglia ospitante, di prendere l’aereo e volare fino alla tanto venerata San Francisco, cira 300 miglia a nord di LA, che si è rivelata una città meravigliosa, per quanto costosa. Lì, abbiamo potuto visitare da downtown alle foreste, a Little Italy (dove ho potuto riassaggiare il vero cibo italiano) al famoso e mastodontico Golden Gate Bridge. 4 giorni super intensi e pieni, nei quali mi sono davvero divertito e goduto il fresco di San Fran. Inoltre, durante questo periodo, c’è stato anche il Thanksgiving, per il quale si sta a casa da scuola 10 giorni, dove ho conosciuto tanti nuovi amici di famiglia e ho avuto tempo per uscire molto con i miei amici. E anche mangiare, molto.
Tutte queste esperienze sono state fantastiche e davvero divertenti, ma purtroppo non tutto fila sempre al meglio . Dovete sapere infatti che ogni 5 minuti circa, da qualche parte a LA o sobborghi, c’è una sparatoria, nella quale spesso e volentieri rimangono feriti o uccisi uomini, bambini, donne e anziani, spesso innocenti. Infatti, soli pochi giorni fa, una tragedia ha colpito a pochi minuti dalla mia scuola, ma non si trattava solo di una semplice sparatoria. una struttura pubblica, dove lavora la mia mamma ospitante, è stato l’obbiettivo di un attacco terroristico, come lo hanno definito i media, di grossa portata: hanno perso la vita 14 persone innocenti, tra cui un caro amico di mia mamma e una madre di una ragazza che va a scuola con me. Quando ho scoperto che si trattava della struttura dove lavora mia mamma, potete immaginare la sensazione. Ero in classe e scoprirlo li è stato davvero agghiacciante. Un brivido mi ha attraversato la schiena ma grazie a dio l’FBI e le squadre speciali si sono comportate come tali, salvando la vita ad altre centinaia di persone che sarebbero morte con lo scoppio della bomba, poi disinnescata dalla polizia, facendo del tutto un dramma persino peggiore. Giusto per darvi l’idea di come vengono gestite queste situazioni nei distretti adiacenti, dovete sapere che la mia scuola è un campus grande all’incirca come tutto il parco fagiolo, dall’ingresso del campo da basket venendo dalla scuola Don Minzoni, ai campi da calcio dell’azzurra, per intenderci; è una piccola città, ci sono poco più di 4000 persone che si muovono all’interno, uno sceriffo della contea, 15 guardie di sicurezza e l’amministrazione che gestisce i casi disciplinari a sorvegliare il campus. Visto che questi episodi sono piuttosto e purtroppo frequenti negli states, non solo ci si esercita per terremoti o incendi, ma si fa anche l’esercitazione anti terrorismo! è una procedura chiamata “red- code lock down” nella quale ci si barrica nelle classi (le porte sono porte in ferro blindate con codice di accesso, non il legno senza maniglia del Classico eh), si spegne la luce, e si attende l’arrivo delle forze speciali. In questo caso, non essendo la minaccia direttamente nel campus, siamo stati messi in uno stato di  media allerta “yellow code lockdown”, nel quale le lezioni procedono normalmente, ma non è consentito circolare nel campus. Da quando sono qua, ho avuto modo di provarli entrambi (red lockdown quando, dopo un furto di un arma in una casa difronte a scuola, il ladro armato si precipitava di corsa verso il parcheggio) e devo dire che sono situazioni di pura adrenalina che non ti aspetteresti mai di vivere! Ma anche questo fa parte della stupenda esperienza che sono thankful di vivere in prima persona (non mi veniva la parola in italiano).
Penso di essere arrivato alla fine di questo piccolo articolo; prometto che cercherò di essere più puntuale la prossima volta con altre avventure interessanti.
Alcuni mi hanno chiesto per foto e varie e se vi interessa potete tranquillamente andare a dare un’occhiata al mio profilo Instagram che è pubblico @federicopangu, che uso abbastanza, o aggiungermi su Facebook Federico Pangu Battaglia.
Statemi da Dio, ci aggiorniamo!
Fede 🙂

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