GiardoDIARIO6: DAY BY DAY

Bentrovati, vi scrivo dopo un paio di settimane dall’ultima volta che ho condiviso qualcosa su questo sito. In questo periodo mi sono successe molte cose “americane”. A inizio mese ci sono stati i tryouts per la squadra della scuola; è stato un evento abbastanza importante e lo dimostra il fatto che durante il secondo allenamento di selezione mi sono visto entrare in palestra due cameramen della tv locale con delle videocamere enormi. A quanto pare l’inizio della stagione di basket è un grande momento, ma da quello che ho sentito dire non è così frequente la loro presenza, ecco, forse magari per il North-South game! E’ stata un’esperienza fantastica tanto quanto inaspettata, anche perché poi alla sera mi sono anche visto in televisione. Purtroppo però le mie intenzioni per questo blog non erano quelle di parlare dell’inizio della stagione di pallacanestro, ma del tanto aspettato “Thanksgiving break”. Il motivo per cui non vi parlo di basket (anche se so che molti di voi sono forse più interessati) è che non ho ancora giocato la prima partita perciò non posso veramente fare un bilancio di come stia andando. Prometto che però sarà il prossimo argomento e, dovendo giocare tante partite, probabilmente dopo un po’ i miei racconti vi annoieranno anche!

Il Ringraziamento è una festività che noi non abbiamo (purtroppo), ha origini cristiane e ha lo scopo di ringraziare Dio di tutto ciò che ha donato durante l’anno; di fatto è invece solo una grande scusa per stare a casa da scuola e mangiare tanto cibo, il che non fa mai male!!! Giovedì 26 è stato il giorno del Ringraziamento, e la mattina alle 11.30 sono andato con la mia host family a casa degli zii, mangiato tanto tacchino, purè di patate, e tutti i tipi di dolci con cannella e zucca. C’è chi festeggia a colazione, chi a pranzo, chi a cena e chi a colazione-pranzo-cena, noi abbiamo mangiato tanto ma solo a pranzo. Come si può immaginare la tradizione è differente da famiglia a famiglia e da religione a religione ma quello che non manca mai è il football e il basket collegiale, prima, durante e dopo il pasto, con un buon sonnellino durante gli intervalli. Tra una cosa e l’altra siamo tornati a casa sulle 7 di sera, sazi anche per cena. 
The Capitol
Per il Ringraziamento ci è stato lasciato un sostanzioso periodo di vacanza di 9 giorni durante i quali ho avuto l’occasione di visitare la capitale degli Stati Uniti d’America: Washington D.C.
Sono partito sabato 21 mattina presto e dopo aver attraversato 5 stati in 11 ore di macchina siamo arrivati a Washington D.C. I miei compagni di viaggio erano altri exchange students sponsorizzati da diversi Rotary Club in Indiana. Diego from Brazil, Fernando from Perù, Laura from Denmark, Dena from Indonesia. Il primo giorno abbiamo avuto la fortuna di essere guidati da un ex rappresentante dello stato dell’Indiana nella Casa dei Rappresentati (“House of Representatives”), che ci ha guidato per il Campidoglio (“the Capitol”), permettendoci di fare cose che non tutti i

White House

visitatori possono fare; siamo entrati all’interno della sala dove si svolgono le votazioni e altre sale la cui architettura, tra l’altro, ricorda molto quella greca classica, piene di statue e dipinti raffiguranti la storia americana.

Al pomeriggio, dopo aver mangiato messicano, ci siamo incamminati verso la Casa Bianca,dove non mi sono mai sentito più sicuro, c’erano guardie ovunque e sono convinto che per ognuna che potevamo vedere ce n’erano almeno tre nascoste da qualche parte pronte ad intervenire. Tra l’altro non voglio dire che sono rimasto deluso, ma me la sono sempre immaginata più grande di come la casa del presidente degli Stati Uniti è realmente!

Successivamente ci siamo diretti verso il Lincoln Memorial, passando per il maestoso

Washington Monument. Questi due sono monumenti architettonicamente meravigliosi e pieni di storia, che fanno veramente capire e realizzare il patriottismo e l’importanza dei padri fondatori.

Dominando la Casa Bianca
Liberty Bell
Il secondo giorno, impiegandoci due ore di macchina, siamo andati a Philadelphia. Abbiamo visitato un piccolo museo dove si trova la Liberty Bell, campana che simboleggia l’indipendenza, libertà e amore per la patria; abbiamo inoltre avuto la possibilità di entrare nella stanza dove è stata firmata la costituzione degli Stati Uniti d’America (Independence Hall). Nel pomeriggio invece ho fatto la mia corsa gloriosa sulla scalinata dove è stato girato il film Rocky con Silvestre Stallone.
L’ultimo giorno a Washington invece abbiamo visitato l’Arlington Cemetery, dove sono seppelliti la maggior parte dei soldati deceduti in guerra e molti dei primi presidenti degli Stati Uniti. E’ stata una bellissima esperienza perché abbiamo anche visto il cambio della guardia, svolto ovviamente in pieno stile americano! 
Non sapendo cosa fare la sera ed essendo a corto di idee, mi sono ricordato all’ultimo momento che eravamo nella città dei Washington Wizards e controllando su internet assieme agli accompagnatori, abbiamo scoperto che quella sera avrebbero giocato contro

Washington Wizards – Indiana Pacers

gli Indiana Pacers. Che coincidenza fantastica! Come me questi ragazzi stanno trascorrendo un anno in Indiana, perché non trascinarli tutti a vedere la partita dei Pacers? Beh non hanno avuto scelta, io a quella partita ci dovevo andare! Però alla fine eravamo tutti d’accordo poiché le partite NBA sono sempre degli spettacoli ed esperienze uniche, infatti nessuno fin dei conti se ne è pentito. E’ stato un incontro fantastico, la nostra squadra ha vinto e Paul George ha segnato 40 punti con 14/19 dal campo e ben 7 triple sbagliando solo un tentativo! Beh, di tentativi i Pacers ne hanno sbagliati pochi perché hanno tirato col 73% da tre!! Insomma come piano B non è stato niente male, anzi, forse il miglior piano B in assoluto!

Domani però si torna a scuola, e a giorni ho la mia prima partita di campionato. Come promesso vi farò sicuramente sapere come è andata e proverò a raccontarvi le maggiori differenza tra il nostro basket italiano e quello nelle high school americane.
Stay tuned!!!


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