• 11/11/2015
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La sala stampa di coach Antimo Martino

Antimo Martino: “Bisogna fare i complimenti a Recanati, che ha meritato di vincere conducendo  questo incontro dall’inizio alla fine. Fatico a fare una valutazione tecnico tattica, perché la differenza tra le due squadre ha riguardato l’aspetto nervoso. Temevo Recanati perché, sia dalle due partite giocate in pre-campionato, sia dagli incontri visti in fase di preparazione di questa partita, avevo capito che il loro valore era superiore a quello mostrato dalla classifica. Oggi hanno giocato una ottima partita e hanno vinto meritatamente; trovo ingiusto che, a questo livello e con un turno infrasettimanale in programma, una squadra che riposa tre giorni da domenica abbia giocato con una che ha riposato per cinque giorni. Ritengo importante la programmazione televisiva, che ha portato a fare una scelta di questo tipo, ma credo che debba essere una maggiore sensibilità sotto questo punto di vista. C’era la possibilità di organizzare questi due turni in maniera diversa, considerando il fatto che per squadre che non sono abituate a giocare ogni tre giorni, anche poche ore possono fare la differenza. Dico questo senza togliere merito a Recanati e senza nascondere il fatto che abbiamo giocato una brutta partita. L’assenza di Rivali? Con un avvio di partita del genere, salta ogni tipo di situazione preparata. L’energia messa in campo dalle squadre è stata troppo diversa e va dato atto a Recanati di avere messo in campo tutto ciò che doveva essere speso. Con questo approccio, anche Rivali avrebbe potuto fare poco. Non posso dire che la squadra non abbia reagito: lo abbiamo fatto, ma dopo un avvio del genere, la partita si recupera soltanto se il divario all’intervallo è intorno alla singola cifra. Oggi ci abbiamo provato, ma con poca energia e senza la necessaria precisione.
Il bilancio negativo al Pala de Andrè? Non credo si debbano trovare scuse. E’ vero che rigiocherei volentieri con Ferrara, ma so che gli infortuni fanno parte del gioco e che capiterà anche a noi di affrontare squadre in difficoltà dal punto di vista fisico, ma non penso che questo palasport rappresenti un problema. IL De Andrè non è un campo che mette pressione agli avversari e diventa difficile se non abbiamo la forza di trascinare il pubblico; ci sono momenti in cui lo possiamo fare ed altri in cui è più complicato, ma non posso dare la colpa ai miei ragazzi. La verità è che dobbiamo essere più bravi delle difficoltà e delle circostanze, trovando le energie per fare la differenza. Mi dispiace che non ci sia stato il modo di farlo oggi perché, senza nulla togliere a Recanati, avrei voluto giocare in condizioni più omogenee”.  


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