• 10/11/2015
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La Voce di Romagna, 10 novembre 2015: E’ bastato un tiro a Casini per farsi amare da Ravenna

E’ bastato un solo tiro a Juan Marcos Casini per entrare nella storia dell’OraSÌ Ravenna. E che tiro. Una conclusione da fuoriclasse segnata a otto decimi dalla fine di un derby di fuoco, in cui i ravennati hanno rischiato più volte di perderlo, dopo averlo comandato per lunghi tratti. Del resto l’esperienza maturata sul parquet non si compra e dunque era quasi naturale che l’incandescente ultimo possesso del match venisse affidato alla guardia 35enne, bravissima nel leggere l’azione in anticipo. “Quando mancano pochi secondi alla fine di una partita e non si hanno a disposizione i time out bisogna prendere il miglior tiro possibile – spiega l’argentino – decidendo quasi d’istinto cosa fare. Dalla rimessa il pallone è finito a Deloach che era molto pressato a metà campo e allora sono corso dalla parte opposta a lui trovando spazio. Mi è arrivata la palla ho tirato e fortunatamente è andata bene”. Non è la prima volta che Casini segna canestri decisivi, ma certamente non gli era mai capitato di diventare un idolo dei tifosi alla prima uscita con una nuova maglia addosso e dopo neanche una settimana in un nuovo club. Probabilmente il gaucho non ha avuto ancora tempo per visitare Ravenna, ma di sicuro ha già conosciuto lo spirito della società. “Ho trovato un grande gruppo e tanta gente fantastica che mi hanno aiutato ad inserirmi in poco tempo. Questa vittoria è il risultato del lavoro della squadra intera e non di un singolo, ed è arrivata grazie al contributo di tutti. La pallacanestro di adesso è molto intensa e tutti dobbiamo farci trovare pronti quando siamo chiamati in causa. Contro Imola ognuno ha dato il 100% e così abbiamo vinto una partita su un campo difficile e contro una squadra in forma, che ci permette di prepare al meglio questo settimana particolare che ci vedrà scendere in campo domani con Recanati (Pala De André ore 20.30 ndr) e andare a Legnano domenica”. In effetti la panchina ha dato il proprio contributo con Smorto che è partito in quintetto giocando a corrente alternata, ma non smettendo mai di lottare e anche Salari, oggetto misterioso fino ad ora, ha messo il proprio mattoncino. Non tutto però è positivo chiaramente, perchè Ravenna ha anche rischiato di perdere nel finale sotto i colpi di Anderson. “Dobbiamo imparare a mantenere il vantaggio – continua Casini -, senza avere fretta e non perdendo palloni. Con la frenesia si fa il gioco degli avversari, facendo acquistare loro fiducia. Dobbiamo invece tenere palla per tutti 24″ dell’azione, facendo crescere nell’altra squadra la pressione, creando così una situazione a nostro favore”. E ora sotto con Recanati, con l’ex Sollazzo pronto a sbancare il parquet ravennate, dovendo però anche lui fare i conti con il nuovo idolo del popolo giallorosso dal colpo sempre in canna.


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