GiardoDIARIO5: DAY BY DAY

Ormai sono più di tre settimane che non scrivo niente, ma sono stato veramente impegnato (come al solito).
Questo giro mi piacerebbe molto rispondere ad alcune domande che mi sono state fatte, sia nei commenti dell’ultimo blog (grazie mille Camillo, apprezzo moltissimo!), sia da amici e familiari dall’Italia. Spero di non essere ripetitivo rispetto a quello che già vi ho scritto e allo stesso tempo andare nel dettaglio il più possibile.
Quello che ho già detto è che io vivo in Terre Haute, Indiana, una città di medie dimensioni nel sud dell’indiana, a pochi chilometri dal confine con l’Illinois (dove già cambia l’orario!!). Terre Haute ha 60 mila abitanti in sé e 170 mila nelle circostanze, io faccio parti di quelli di periferia perché precisamente vivo in un paesino a 10 minuti di macchina chiamato Riley. Di fatto dove vivo io è un grande vicinato che si sviluppa attorno a un lago, ed è abbastanza lontano dalla scuola o dal centro per uno che come me è abituato a muoversi in bici. Ma qua è talmente tutto disperso e distante che se non hai la macchina fai veramente fatica muoverti da un posto all’altro. In 15 minuti di macchina da casa mia e penso 5, o qualcosa di più, da scuola si può arrivare nel centro, che definirlo storico è un parolone, però è dove si trovano la maggior parte degli uffici e il campus dell’Indiana State University. L’ISU è un’università di Division 1, il che significa che sono competitivi al massimo livello collegiale in tutti gli sport e soprattutto hanno un’ottima squadra di football e basket. Conoscete Larry Bird? Ha giocato un paio di anni per i Boston Celtics e vinto qualche titolo NBA contro i Lakers? Eh si, qui a Terre Haute abbiamo

Larry Bird statue in Terre Haute downtown

l’onore di avere una statua dedicata a lui, proprio come a Chicago ce n’è una di Michael Jordan fuori dallo United Center. Larry Bird ha giocato per l’Indiana State University guidandoli fino alla finale del torneo NCAA contro Michigan State, mettendo in atto il primo di tanti duelli contro l’acerrimo nemico Magic Johnson, ma uscendone sconfitto. La stagione di basket collegiale però non è ancora iniziata ufficialmente ma questo week end sono andato a vedere una delle prima amichevoli, ho visto il palazzetto e non è niente male!!!

Holman Center – ISU basketball arena
Diverse settimane fa sono riuscito anche ad andare a un paio di partite della squadra di football, e anche li mi sono divertito tantissimo. Durante la giornata della partita è usanza (molto americana) “campeggiare” fin dalla mattina fuori dallo stadio, mangiare tanto cibo, giocare a football o ad altri giochi mai visti prima, ascoltare buona musica e socializzare tutti insieme. E’ sempre divertente perché le persone qua sono molto amichevoli e socievoli, quindi è molto piacevole chiacchierare e stare insieme, talmente tanto che, la seconda volta che sono andato, abbiamo perso l’orario e ci siamo dimenticati di andare a vedere la partita che era iniziata già da un pezzo. Perciò alla fine sono andato a una partita di football della quale non sapevo il risultato finale!!! Tutto ciò è chiamato tailgate.
Prometto che non appena la stagione finisce smetto di parlare di football, ma ho fatto così tante cose che ci hanno a che fare che mi viene difficile! Infatti un paio di week end fa sono anche andato a vedere gli Indianapolis Colts che giocavano contro i New Orleans Saints, partita di NFL, massima lega di football americano. Questa volta non abbiamo partecipato a nessun tailgate ma siamo andati direttamente al Lucas Oil Stadium, in Indianapolis. E’ uno stadio molto grande e capiente (70 mila posti a sedere), una struttura interessante perché molto compatta e rettangolare con un utilissimo tetto del quale ci si può servire in caso di pioggia. Questo giro la partita l’ho seguita perché non penso mi

Lucas Oil Stadium in Indianapolis

capiterà mai più vederne una in uno stadio del genere e con posti a sedere così vicini al campo. Purtroppo abbiamo perso. Abbiamo iniziato molto male andando sotto 0-20, poi abbiamo recuperato fino al 21-27, abbiamo anche avuto l’opportunità di vincere ma l’abbiamo sprecata malamente! Però come potete immaginare è stato divertentissimo e ringrazio moltissimo chi mi ci ha portato.

Ormai sono tre mesi che sono qua, e quel numero tre significa anche fine del primo trimestre, il che significa a sua volta finals. Qui negli states si va a scuola per cinque giorni a settimana sette ore al giorno, ed è inutile dire che non abbiamo giorni di non-scuola perché ce ne sono veramente tanti. Tra una partita di football e qualche allenamento di basket ho dovuto anche studiare, sia per tenere i miei voti alti sia per aiutarmi a migliorare la lingua e imparare cose nuove. Solitamente non abbiamo molti compiti per casa, il più lo si fa a scuola poiché ogni lezione dura 70 minuti. Più frequentemente, di solito ogni due settimane, se non settimanalmente, siamo sottoposti a quiz o test che hanno percentualmente un peso specifico differente in ogni classe alla quale partecipi. Ma è alla fine delle prime 6 settimane che ci viene consegnato il primo pagellino nel quale è presente il tuo GPA: un punteggio (da 0 a 4) che ti viene assegnato a seconda dei tuoi voti. Alla fine delle 12 settimane (fine trimestre) abbiamo una settimana di esami (finals). Ciascuno di questi ovviamente va a incidere maggiormente sul tuo voto finale. 
Le mie finals sono state la scorsa settimana, sono andate abbastanza bene, ma potevo (come al solito) fare meglio. I primi giorni della scorsa settimana li abbiamo impiegati per studiare e da mercoledì abbiamo iniziato a avere due test al giorno, a parte venerdì che ne abbiamo avuto solo uno. I test non sono troppo difficili, sono tutti a crocette, e alla fin dei conti studiamo e ripassiamo talmente tanto le settimane precedenti che sai già cosa ti verrà chiesto. Perciò la sfida per me è stata solo quella di ricordami tutte queste cose, ma in un’altra lingua. Vedremo il risultato non appena riceverò il secondo pagellino!
Penso di aver esaurito gli argomenti per questo blog, e sono sempre molto contento di scrivere qualcosa perché è un momento nel quale posso ricordarmi e realizzare sempre di più che sto seguendo i miei sogni qua oltreoceano!
Sono sempre contento di rispondere a qualche domanda, anche perché in un modo o nell’altro mi aiutato ad avere argomenti interessanti per questo blog, quindi per qualsiasi cosa mi farebbe molto piacere rispondervi.
Alla prossima!!!

Stay tuned!

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