Corriere di Romagna, 27 ottobre 2015: OraSì, c’è spazio anche per i rimpianti
L’amarezza di una bella opera incompiuta o la soddisfazione di essere rimasta davanti per quasi 39 minuti a una squadra più quotata di lei? In casa OraSì l’indomani del ko di Brescia è ancora un misto di emozioni contrastanti. Bicchiere mezzo pieno. Ma complessivamente il bicchiere può essere considerato mezzo pieno, il piano partita era stato seguito aUa lettera: i ragazzi di Antimo Martino avevano retto benissimo l’aggressività della Leonessa, esorcizzando l’incubo del venire sbranati dai bresciani. L’esperienza e i punti di Matteo Malaventura avevano suonato il là del primo allungo importante (11-19) e tenuto sempre sul pezzo i romagnoli. Alla fine per l’ex azzurro 16 punti, tre rimbalzi e due assist ma anche tanta leadership in mezzo al campo in quasi 31 minuti di utilizzo. «E’ un vero peccato solo per il risultato finale -sottolinea Malaventura -se fossimo tornati a casa con i due punti sarebbe stata una vittoria decisamente meritata e altrettanto importante. Abbiamo veramente giocato alla pari con una grandissima avversaria per 39 minuti. Più che l’energia che comunque abbiamo speso per mantenere il loro ritmo direi che la partita è stata decisa dagli episodi avvenuti negli ultimi 90 secondi. Eravamo sopra di 6 (54-60 realizzato da Smith su assist proprio di Malaventura, ndr) e a fare la differenza è stata una palla persa di troppo e un canestro sbagliato, loro invece li hanno realizzati e così dobbiamo parlare di un finale diverso. Resta comunque una grandissima prestazione da parte nostra». Ora Verona. Da una grande aU’altra: domenica arriva al De André la Tezenis Verona, reduce dal ko interno con Legnano (67-72) anche in questo caso maturato nei minuti conclusivi dopo che la formazione scaligera era stata in vantaggio. Ravenna si ritroverà quindi davanti un’avversaria con il dente avvelenato come aveva del resto Brescia che veniva dal ko di Roseto. Una volta di più l’OraSì avrà bisogno del proprio pubblico caloroso e colorato. «Sono queste le partite belle da giocare, contro un’avversaria come Verona che è stata allestita per il salto di categoria. Conosco molto bene Michelori, siamo coetanei e abbiamo condiviso l’esperienza delle nazionali giovanili ma soprattutto conosco il loro tecnico Marco Crespi. Ho avuto modo di lavorare con lui 4-5 anni (a partire dal 2000-01 a Biella, ndr) condividendo l’esperienza in Eurolega (nel 2005 nel-l’allora Scavolini, poi insieme a Casale, ndr). Sarà un vero piacere ritrovarlo e giocare contro di lui soprattutto davanti al nostro pubblico. Non posso fare il paragone con le scorse stagioni visto che sono appena arrivato ma posso dire che avere sempre la tribuna piena che ci sostiene è sicuramente un bellissimo colpo d’occhio». Agostino Galegati