Corriere di Romagna, 20 ottobre 2015: OraSì, Smith comincia a essere un fattore
L’importanza del signor Smith. Nei paesi anglosassoni è il nostro signor Rossi ma l’ultimo colpo di mercato dell’ex digì ravennate, Giorgio Bottaro, prima di passare a titolo definitivo in Figc, è stato l’uomo-partita contro Treviglio. «Sono molto contento -sottolinea l’atipico pivot americano – soprattutto nel primo quarto abbiamo giocato duro, cercando di mettere in campo tutti quei passi avanti che abbiamo fatto nelle ultime due settimane di allenamento. Voglio ringraziare i tifosi per il supporto che ci hanno dedicato e il coach e il suo staff per avere preparato un piano partita davvero efficace». Balzo in avanti. Il salto di qualità di Smith è da gigante, segnale anche dell’intelligenza dell’atleta che si sta inserendo nel gioco italiano. «La mia partita? – prosegue Smith -Mi serve tempo per adeguare il mio gioco al basket italiano. Vengo da due stagioni in cui ho giocato poco (al Kolossos Rodi in Grecia giocava una media di 15′, ndr), in una pallacanestro molto fisica, lenta e con pochi atleti grossi che sono veri tiratori; l’Italia propone un basket diverso, nel quale i lunghi tirano anche dalla distanza e dove posso essere più pericoloso con la mia velocità. Capisco ora come gestire il mio minutaggio, che non era così alto dai tempi del college, e anche il metro arbitrale. Da questo punto di vista è stata emblematica la prima partita, contro Ferrara, che mi ha permesso di capire come, soprattutto in fase di pick’n roll, l’uso delle mani non sia tollerato come lo è quello delle braccia. Sto sempre meglio e voglio essere sempre più protagonista per il bene della squadra». Asse play-pivot. Questa è in pratica la spina dorsale della pallacanestro e con Rivali sta formando l’asse in modo efficace. «Eugenio è un vero leader, nello spogliatoio come in campo. Mi sto trovando molto bene con lui anche perché, nei nostri rispettivi ruoli, giochiamo un basket molto simile, fatto di velocità e atletismo». Ravenna sale così a quota 4, assicurandosi così fieno in cascina in vista di un trittico che vedrà due trasferte molto intense, a Brescia domenica e a Imola l’8 novembre, inframmezzate dall’impegno casalingo con Verona. Agostino Galegati