• 06/10/2015
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Il Resto del Carlino, 6 ottobre 2015: Il mea culpa di Masciadri: “Noi incerottati e un po’ distratti”

L’ORASÌ RAVENNA e uscita sconfitta dalla poma partita della stagione, ma non fiaccata nel morale. Dopo una settimana di allenamenti a singhiozzo a causa dei tanti imprevisti di natura fisica, gli uomini di Martino hanno offerto una prova di grande generosità al cospetto di una Bondi Ferrara ben più esperta e dotata di maggiore talento. Tra i giallorossi che si sono messi particolarmente in luce c’è Stefano Masciadri, colpevolmente evanescente nei primi due quarti, ma protagonista degli ultimi due. L’ex Omegna è stato autore di 14 punti e 7 rimbalzi, con un buon 71% dal campo, e si è sacrificato giocando anche da 5. Masciadri quali sono le sensazioni dopo il match? «Sicuramente c’è dispiacere. Volevamo vincere per completare la festa che la società ha saputo organizzare in questo bellissimo impianto. Sarebbe stato un coronamento degli sforzi fatti dalla stessa in estate per riuscire a portarci qui. Purtroppo la sorte ci ha messo i bastoni tra le ruote, perchè tut-ta la serie di infortuni che abbiamo subito durante la settimana non ci ha permesso di allenarci nel modo migliore per questo impegno». Qual è stata la chiave della gara? «Credo che l’esperienza degli uomini di Ferrara abbia giocato un ruolo fondamentale. Brkic fa la differenza, Losi e Rush sono giocatori che conoscono il mestiere come anche Lestini e Bucci che sono tiratori devastanti. Se regali mezzo metro a questo tipo di giocatori, ti spezzano le gambe. E1 quanto è successo nel finale, quando le bombe di Rush prima e di Losi poi, hanno vanificato la nostra rimonta». Anche Henderson, appena arrivato a Ferrara, ha giocato un ruolo chiave. Nessuno lo conosceva. «E stato molto bravo. Su di lui non avevamo video recenti ed era un’incognita per tutti. Si è inserito molto bene e la sua prestazione ci ha un po’ spiazzato. In questo dobbiamo crescere per metterci nelle condizioni di capire subito chi abbiamo di fronte e trovare le giuste contromisure». Quali sono gli altri aspetti da migliorare? «Come squadra dobbiamo crescere dal punto di vista della concentrazione, perché non possiamo permetterci di prendere parziali come quello del secondo quarto (11-28) che poi a questo livello sono quasi impossibili da recuperare. Per quanto mi riguarda invece, nella prima parte mi sono lasciato limitare troppo e dovevo offrire un maggiore apporto alla squadra. Nella ripresa ci sono riuscito e ho preso ritmo, ma devo essere più costante nel corso della gara». Gli arbitri hanno influito sul risultato? «Sbagliano tutti nella vita. La variante arbitri non possiamo controllarla, quello che possiamo controllare è il nostro modo di giocare e le nostre reazioni: non dobbiamo quindi lasciarci condizionare dagli episodi e pensare solo a quello che dobbiamo fare sul campo». Stefano Pece


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