Il Resto del Carlino, 25 giugno 2015: Un altro texano per l’OraSì. In arrivo l’ala Taylor Smith

IN ATTESA della firma di Stefano Masciadri, l’OraSì Ravenna mette a segno il suo primo vero colpo di mercato inserendo in roster un nuovo americano. Si tratta di Taylor Smith, ala di 198 centimetri che nell’ultima stagione ha giocato nella massima divisione greca al Kolossos di Rodi tenendo medie di 5.7 punti e 5.1 rimbalzi a partita. Nato a Schertz in Texas il 23 luglio 1991, Smith ha giocato due stagioni al McLennan Community College per approdare poi in NCAA Division One con lo Stephen F. Austin (Sfa). Nella stagione 2012-13 ha tirato col 69.4% mettendo a segno 15.7 punti di media, 9.2 rimbalzi e 2.8 stoppate. Nella stessa stagione è stato nominato Giocatore dell’anno nella Southland Conference ricevendo, qualche settimana più tardi, la menzione d’onore All-American da parte dell’Associated Press. Non scelto al draft per l’Nba del 2013, Smith ha deciso di attraversare l’Oceano Atlantico e venire in Europa per iniziare la sua carriera da professionista, approdando al Kolossos di Rodi dove ha giocato fino alla passata stagione. INIZIA quindi a muovere i primi passi il mercato in entrata della formazione giallorossa. Smith è ancora uno sconosciuto per quanto riguarda l’Italia, ma lo erano anche Sollazzo, Holloway e il suo conterraneo Singletary, texano come lui, che lo hanno preceduto. Fino a ora la società non ha mai sbagliato con gli stranieri, e l’augurio che tutti i tifosi si fanno è che il nuovo arrivato prosegua nel solco tracciato dai suoi predecessori. Con l’arrivo di Smith il roster gial-lorosso al momento attuale è composto da Rivali, Raschi, Cicognani e l’americano. Mancano quindi ancora molte caselle da coprire, tra le quali figura anche quella del vice di Antimo Martino, visto che Gabriele Ceccarelli, da due anni in giallorosso, lascerà Ravenna per il ruolo di capo allenatore a San Marino in serie C Gold. Insomma, dopo il mese di immobilismo dovuto alla vicenda sponsor, adesso l’OraSì Ravenna si è messa davvero a correre. Stefano Pece