• 28/06/2015
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Il Resto del Carlino, 24 giugno 2015: Petrucci applaude la Fortitudo: “A2 da favola con l’Aquila”

«IL PROSSIMO campionato di serie A2 sarà il più bello di sempre». Parla il presidente della federba-sket Gianni Petrucci. «E lo dico per tre motivi: primo perché è il campionato dove giocano gli italiani, secondo ci sono tante realtà che hanno impianti con una capienza superiore a quelli della serie A, terzo ci sono club con un blasone importante che dopo aver vissuto momenti di crisi adesso sono tornati alla ribalta. Come la Fortitudo». Presidente, a sentirla parlare sembrerebbe che l’anno prossimo lei seguirà più l’A2 che la serie A. «Io sono il presidente e come tale seguo tutto, grazie anche al vice presidente che mi informa a 360° sul nostro movimento, dai campionati nazionali alle divisioni provinciali». In A2 ci saranno club come la Fortitudo, Siena e Treviso, società che fa federazione ha accompagnato nella loro rinascita. Soddisfatto? «Sì. Quando ero presidente del Coni introdussi nel calcio il lodo Petrucci proprio perché le realtà con una grande passione sportiva non possono sparire. Voglio sottolineare che in tutti i casi ci siamo riusciti salvaguardando il diritto sportivo e, quindi, senza calpestare nessuno. Questo è dipeso anche dalla disponibilità mostrata dalla Lega Nazionale Pallacanestro, con il presidente Graziella Bragaglia prima e Pietro Basciano poi». Ci sono 32 squadre e una sola promozione, non le sembra un imbuto troppo stretto? «La scorsa settimana ho ricevuto da Basciano una lettera in cui le società di A2 mi chiedono 2 promozioni. Le regole non si cambiano in corsa, insieme al presidente della Legabasket Ferdinando Marino ci incontreremo e, sentite le ragioni di tutti, faremo le opportune valutazioni». Più di quattromila persone a vedere le partite in serie B della Fortitudo. Che cosa significa? «Intanto c’ero anche io, così come c’ero anche io a Treviso a tenere a battesimo Italbasket, il nostro canale televisivo. Significa che la passione per il basket rimane ed pronta a ripartire se ci sono realtà sane che si rimettono in gioco». In serie A ci sono sempre più club che scelgono il 5+5, dando così spazio agli italiani. Come aiudica la scelta? «Di buon senso, penso che Reggio Emilia stia dimostrando il valore della programmazione e dei nostri giocatori». Ha senso un campionato di A che inizia a ottobre e al 24 giugno non si è ancora concluso? «In proposito ho le mie idee che esporrò una volta che si è conclusa la stagione». Qual è stato il momento più difficile della sua presidenza? «Subito, appena sono tornato alla federbasket. C’era l’esigenza di confermare che non avremmo derogato su alcune regole e così è stato. Poi abbiamo affidato la nazionale ad un allenatore bravo come Pianigiani, ed ora stiamo lavorando in previsione dei campionati europei che nella prima fase ci vedono impegnati a Berlino». Prima ci sono i campionati europei under 20 che giocate in casa e che vedranno tra gli azzurri il virtussino Simone Fontecchio. «Insieme al presidente del Coni Giovanni Malagò, presenteremo a Roma (stamattina, ndr) la manifestazione che si terrà a Lignano Sabbiadoro. Vi prendiamo parte dopo aver vinto l’oro nel 2013, e questo rende ancora più pesante l’impegno, ma abbiamo ottimi giocatori e un ottimo allenatore come Pino Sacripanti»


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