Corriere di Romagna, 6 giugno 2015: Basket, è l’ora dei benefattori
A tre giorni dall’annuncio della colletta, la città si è mossa: e da ieri sono iniziati ad arrivare i primi bonifici. Di almeno sette o otto aziende, e di una ventina di privati. Impossibile tracciare il primo bilancio, ma i dirigenti sono soddisfatti. «E’ più di quanto ci aspettassimo», allarga un sorriso Roberto Vianello, presidente della Piero Manetti Basket Ravenna. Ma l’impressione è che si sia ancora distanti dalla meta, anche se Vianello glissa: «Mi occupo di sport: sono scaramantico e non dico ancora a che cifra siamo arrivati, ma sono molto contento della risposta che la città sta dando». Il primo a fare l’offerta, l’assessore allo sport Guido Guerrieri, che già l’indomani dell’appello della società ha staccato il suo assegno personale. Quanto allo sponsor, invece, nessuna novità. Dopo essersi fatta di nebbia, la Piacentini costruzioni non si è fatta sentire nemmeno dopo la disperata richiesta di aiuto di Vianello. Ora, dopo un primo contatto con Dino Piacentini, la società spera sia il sindaco a tentare il tutto per tutto perché l’annunciato sponsor non si tiri indietro totalmente. Dunque, nelle ultime 24, almeno una ventina di persone e otto aziende hanno inviato il proprio sostegno al Basket Ravenna: in palio c’è il campionato di A2 e se entro metà della prossima settimana, la società non troverà i soldi necessari per sostenere l’impresa (almeno 150mila euro), il campionato rischia di sfumare. Per affrontare la A2, i giallorossi hanno bisogno di un budget di almeno 960mila euro. A un terzo di questi, ci pensa il presidente, un altro terzo sarà garantito da istituzioni (Fondazioni bancarie), abbonamenti, biglietti e sponsor minori. Per il restante terzo, negli ultimi anni, ci ha pensato l’Acmar dando il nome alla squadra. Il buco quest’anno avrebbe dovuto essere coperto dalla Piacentini che però nel giro di poche settimane dalla “stretta di mano” si è defilata. Il sindaco Fabrizio Matteucci ha preso contatti con Dino Piacentini e proprio lui aveva lasciato intendere che la sponsorizzazione sarebbe stata “solo” rivista, in cifre e tempi. Ma nulla. Vianello ha chiesto aiuto alla città lanciando una colletta tra privati e imprese e Piacentini non si è più fatto sentire. Tre i conti correnti sui quali versare il proprio contributo (che verrà restituito nel caso non si raggiungesse la cifra sperata): le donazioni fino a 1.500 euro sono interamente detraibili con la denuncia dei redditi, ma – spiega la società – si può donare anche meno. Ad ogni modo, per chi vorrà essere d’aiuto, la sede rimarrà o-perativa anche nel fine settimana. Patrizia Cupo