• 17/04/2015
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La Gazzetta del Sud, 17 aprile 2015: Viola, chiudere con una vittoria

Nella recita di fine anno prima c’è il dovere, poi i saluti di commiato e i meritati applausi per la stagione. Benedetto e Condello sono stati chiari: prima il lavoro, poi il resto. E il lavoro impone di onorare, ancor meglio di un impegno in calendario, una partita in cui un successo sopra i diciassette punti di margine e la contemporanea sconfitta di Treviglio (in casa con Piacenza, già in B) procrastinerebbe di qualche mese l’inattesa strenna. Dall’altro lato Ravenna, che all’andata le ha suonate di santa ragione alla Viola cavata di Rush in avvio, per l’infortunio che poi fece deragliare il treno neroarancio in corsa verso la gloria. Una mattanza che qualcuno non ha dimenticato (-27) e che stasera (palla a due alle 20,30 in contemporanea su tutti i campi di A2 Silver) darà qualche stimolo in più al rendez-vous. Col recupero di Foiera, l’Acmar ripristina l’assetto base , per larghi tratti tracimante, primatista. Col colpo da boxe al volto dell’omone d’esperienza e un intervento maxillofacciale, il tracollo dell’ultimo mese che adesso ne mette in bilico la qualificazione ai playoff, anzi la rende legata ai risultati altrove. Anche in Emilia si gufa Treviglio, a questo punto candidata principe per la quarta e ultima piazza. Sarà partita vera, tra due squadre che hanno fatto bene per l’ottanta per cento del cammino e che per via di infortuni a uomini chiave han perso terreno al cospetto della costanza di Treviso e Recanati e dell’iperbole post-Martellossi di Ferrara. Gli yankee delle due squadre sono tra i migliori (la guardia Holloway garantisce 13 punti per gara, l’ala Singletary 16 sigilli e 9 rimbalzi a sera). Detto di Foiera a riempimento d’aria e area, con Cicognani back up (ultimamente in quintetto base), Amoni è l’ala grande con licenza di colpire dalla distanza, Rivali il playmaker, trottolino tutto pepe andato oltre le più rosee aspettative (pezzo pregiato del mercato?, ndc). Dalla panca arriva l’esperienza perimetrale di Raschi (quarto marcatore del quintetto di Martino, granatiere col 42% dall’arco) e la legna di Tambone. Tanta roba insomma, per un miracolo o un semplice grazie.


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