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Fumata bianca tra il gestore del Pala De André e la Piero Manetti per l’utilizzo della struttura. In caso di concomitanze con la pallavolo alcune gare potrebbero essere giocate al PalaCosta. Il problema ora è finanziario: poche aziende ravennati hanno dato disponibilità Fumata bianca per lo sbarco della Piero Manetti al Pala De Andre, ma il vero problema ora è quello del main sponsor da reperire entro la fatidica data del 31 marzo, visto che l’Acmar non è più in condizioni economiche per prolungare la partnership. Per ora da Ravenna sono arrivati pochi aiuti economici, tanto che l’unico concreto spiraglio è la modenese Piacentini Costruzioni, che ha già affiancato il club nella recente Coppa Italia. La sensazione è che la vicenda si concluderà con un lieto fine, con il Comune che nella peggiore delle ipotesi interverrà reperendo sponsor. Riguardo invece al palasport, ieri mattina la dirigenza ravennate ha incontrato la Metro srl, gestore dell’impianto, proponendo un piano di affitto che è stato accettato come da previsioni. L’unico problema è la convivenza con la Porto Robur Costa. Se il volley deciderà di restare a Forlì, ipotesi non impos- sibile, la Piero Manetti avrà campo libero per giocare in qualsiasi giorno, altrimenti dovrà sottostare al calendario della Al maschile di pallavolo che uscirà il 13 luglio, ovvero dodici giorni prima di quello della A2 Silver, oltre ovviamente agli eventi extrasportivi programmati all’interno dell’impianto. Una soluzione a questo inconveniente è già stata trovata. “Se ci saranno delle concomitanze potremo trasferirci al PalaCosta per qualche gara – spiega il direttore generale Giorgio Bottaro -, giocando quelle più importanti al Pala De André. Quando conosceremo i calendari potremo fare valutazioni più certe, ma non credo proprio ci saranno problemi, anche perchè l’accordo con i gestori è stato trovato. Piuttosto mi auguro che la città di Ravenna si mostri interessata alla nostra società, per evitare che il presidente Roberto Vianello debba ancora una volta mettere mano al portafoglio”. Non è un caso infatti che la Porto Robur Costa stia valutando di restare a Forlì anche per una serie di sponsor non ravennati che affiancherebbero il club soltanto al PalaCredito di Romagna. Luca Del Favero