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TROVARE una ‘casa’ per la prossima stagione resta una questione impellente per il Basket Ravenna. C’è stato un nuovo incontro tra dirigenti giallorossi, amministrazione e ‘Metro’, la società che gestisce il ‘De André’; Giorgio Bottaro, tirando le somme, appare moderatamente fiducioso. «L’incontro si è svolto in un clima molto disteso – spiega il dg giallorosso – ma ci sono diverse incognite ancora da chiarire. Non sappiamo ad esempio se il Porto Robur Costa tornerà a Ravenna l’anno prossimo. Nel caso lo facesse ha un calendario complesso con ben 8 turni infrasettimanali e, se ci aggiungiamo gli impegni fieristici che il De André ha già in agenda, per ora non abbiamo elementi per dire quanto spazio resterà per noi. Tuttavia la trattativa è ben avviata e sono fiducioso che un accordo lo Quindi ci sono possibilità di vedervi giocare al De André? «Ci sono diverse situazioni che ci fanno ben sperare. L’importante è che l’impianto sia dotato di strutture adeguate, tra tabelloni, canestri e parquet. Dovessimo anche solo giocarci due partite, il palazzo deve essere attrezzato. Il Comune si è detto disponibile in tal senso e questa strada va seguita». Però ci sarà ancora la proroga per giocare in un impianto da mille posti. «Sì, ma per regolamento dovremo indicare il palasport, da almeno 2mila posti, per eventuali playoff e playout e vorremmo indicare il Pala De André. Inoltre dovremo garantire ai tifosi ospiti il 10% dei biglietti come se l’impianto fosse da 2mila posti, quindi diverrebbero 200 i biglietti per gli ospiti, non più 100 come ora. Dunque si restringerebbe lo spazio per i nostri tifosi. Come faremo con le partite di cartello? Anche questa è una situazione che va valutata». Tornando al De André, tem- po fa si erano fatte ipotesi di costi di circa 5 mila euro a partita. Sono ancora quelle le cifre? «Sono la base di partenza, ma stiamo discutendone. Anche perché non sappiamo se saremo in grado di riempire il Pala De André. Abbiamo fatto delle simulazioni e proposto alla ‘Metro’ una cifra inferiore, condividendo però una parte degli incassi. Ripeto, la trattativa è ben avviata e un accordo si troverà. Il problema è un altro». «Lo sponsor, senza il quale anche se ci dessero gratis il De André non avremmo i mezzi per giocarci. L’unico scenario aperto in questo momento è con Piacentini Costruzioni, azienda di Modena, ma in città ancora nulla si è mosso. Chiediamo allora all’imprenditoria ravennate di affiancare il nostro progetto, anche per i valori positivi che portiamo avanti e che sono sotto gli occhi di tutti». Stefano Pece