• 17/03/2015
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Corriere di Romagna, 17 marzo 2015: Acmar, il mea culpa di Martino

Una macchia, sia pure difficile da cancellare, ma che non rovina il bellissimo vestito tessuto dall’Acmar quando mancano cinque giornate alla fine della stagione regolare. I giallorossi hanno mantenuto il secondo posto, a pari punti con Ferrara ma in vantaggio per differenza-canestri, conservando intatte le possibilità di superare l’asticella che si è via via alzata partita dopo partita. Dopo la salvezza ottenuta dopo poche giornate del girone di ritorno, l’accesso ai play-off non è diventata infatti una chimera da sconfiggere o un miraggio. Il -33 finale di Ver-bania contro la Paffoni O-megna è stato pesante su tutta la linea, ma con un Foiera in meno nel motore i cilindri sono sicuramente diminuiti, e si sono sentiti sotto i tabelloni dove il lungo della Paffoni ha potuto dire, curiosamente, proprio 33. Mea culpa di Martino. Il tecnico ravennate Antimo Martino conferma una volta di più la propria professionalità e senso di appartenenza al progetto e ai colori recitando il mea culpa per l’andamento finale. «Siamo molto dispiaciuti per questa sonora sconfitta della quale mi assumo la totale responsabilità: potremmo parlare a lungo di aspetti tecnici e tattici, ma la realtà è che sabato sera non avevamo la giusta energia mentale per giocare una partita che presentava difficoltà importanti, come avevo dichiarato in fase di pre-partita. Chiediamo scusa ai nostri tifosi, in particolare a coloro che hanno percorso così tanti chilometri per essere al nostro fianco anche sabato (a Verbania, infatti, si è vista una buona rappresentanza di tifosi giallo-rossi, ndr). Capacità di reazione. Questa è sempre stata un punto di forza dei ravennati ma questa volta le gambe, il tiro e la difesa contro una macchina da punti come Omegna (all’intervallo il 71 % dal campo contro il 41 romagnolo) non hanno permesso il ritorno in partita se non fino al 29-27, per poi subire il decisivo 60-22 fino al gelido -40. » E adesso cinque esami: domenica in casa con Tre-viglio, il 29 marzo a Treviso (è stata cancellata l’iniziale diretta Sky del 27), il 4 aprile a Imola, il 12 aprile in casa con Roseto per chiudere la stagione regolare a Reggio Calabria. «Volendo guardare al bicchiere mezzo pieno – conclude Martino – so di poter contare su un gruppo di giocatori di carattere e dalle grandi capacità di reazione, che vorrà cancellare con i fatti e nella maniera più rapida possibile una prestazione come questa Questo passo falso non deve mettere in discussione nella maniera più assoluta ciò che la squadra sta facendo. Dobbiamo essere consapevoli e orgogliosi del fatto che, partiti per disputare un campionato diverso, stiamo spendendo tantissime energie fisiche e nervose per mantenere un ritmo superiore al previsto, ma necessario per occupare la zona alta della classifica. Adesso siamo chiamati a serrare le fila per compiere un ulteriore sforzo». Agostino Galegati


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