• 08/03/2015
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Corriere di Romagna, 8 marzo 2015: La Piacentini tra dispiacere e soddisfazioni

 La bella avventura in Coppa Italia di serie A2 si è subito interrotta ma il Basket Ravenna, griffato Piacentini Costruzioni per l’occasione, ha comunque scritto un’altra pagina della propria storia, scritta e ottenuta sul campo con la bellissima prima metà stagione. Calo alla distanza. E’ stato questo il punto debole contro Torino. Per 25′, davanti a uno dei soci del gruppo, Oscar Piacentini, i giallorossi, senza Foiera, hanno messo in serissima difficoltà la Manital. Con Mancinelli e Giachetti imbrigliati bene, Ravenna ha saputo colpire da quasi ogni posizione, raggiungendo il massimo vantaggio sul 29-21 con Cicognani al 16′. Da questo momento la squadra di Bechi come un salmone ha risalito la corrente con un parzialone di 15-0 fino al 64-44 prima del 74-53 al 40′. Dispiacere e soddisfazione. Due sono i sentimenti che albergano in Antimo Martino e non li nasconde. «Sono dispiaciuto per il risultato finale di un incontro nel quale, per come abbiamo giocato, in particolare nel primo tempo, avremmo meritato di subire uno scarto inferiore. Al tempo stesso, dobbiamo riconoscere il valore di un avversario che, quando ha aumentato l’intensità difensiva, è riuscito a metterci in grande difficoltà. Siamo e-stremamente contenti per avere partecipato a questa Final Six e ancora più orgogliosi per essere riusciti a mettere in difficoltà una corazzata come Torino, dimostrando di non sfigurare a questi livelli. Purtroppo l’assenza di Foiera ha accorciato le nostre rotazioni e questo con l’andare dei minuti ci ha tolto e-nergie e di conseguenza lucidità su entrambi i lati del campo. Ci tengo a fare i complimenti ai miei ragazzi anche per come hanno seguito il piano partita che puntava a escludere Mancinelli dal gioco ma che alla Il tecnico Antimo Martino «Ora dobbiamo staccare la spina per tre giorni e ritrovare le energie decisive per il rush finale» fine ha fatto giocate importanti, ma anche a Torino che ha meritato il passaggio del turno». Futuro prossimo. La Piero Manetti tornerà a chiamarsi Acmar al ritorno in campionato che vedrà gli ultimi quaranta giorni di stagione regolare con quattro gare esterne (sabato a Omegna, il 27 marzo a Treviso davanti alle telecamere Sky Sport 3, il 4 aprile a Imola, con l’ultima a Reggio Calabria il 19 aprile) e due in casa (il 22 marzo contro Treviglio, il 12 aprile contro Roseto). «Ora dobbiamo staccare la spina per tre giorni e ritrovare le energie decisive per il rush finale, nel quale sarà decisa la nostra qualificazione ai playoff: è un traguardo al quale teniamo e che possiamo meritare per quanto abbiamo fatto fino ad oggi, ma che è da costruire negli ultimi sei turni di campionato vista la classifica cortissima».f


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