• 23/02/2015
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La Nuova Ferrara, 23 febbraio 2015: La Mobyt vince il derby con Ravenna

Ne è uscita una imperiale (attesa) serata di pallacanestro. «Ferrara ha fame di basket» dice il presidente Bulgarelli. Sulla tavola il menù è meglio di Master-Chef. Una straordinaria cornice di pubblico (valicata soglia tremila al Pala Hilton Pharma) con tifo incessante e corretto. Una bellissima battaglia sul parquet tra formazioni in salute. Un derby in cui i giocatori hanno messo voglia di giocare e di sfidarsi. Ha vinto con merito la Mobyt, più dura mentalmente in ogni singola giocata. Ravenna ha risposto, quasi sempre. Pagando un paio di passaggi a vuoto che hanno permesso a Ferrara di accumulare un tesoretto (+11 al 27′, +14 al 33′), rivelatosi poi fondamentale salvagente nei momenti in cui montava lo tsunami giallorosso. In un duello che ha messo in vetrina difese arcigne, alla fine sono stati fondamentali i colpi di classe. Alcune entrate straripanti di Hasbrouck, così come gli acuti di Holloway. E decisivi, in una faccia a faccia tanto roccioso, sono risultati i cesti da tre di un atleta che ama stare dietro le quinte (Castelli) e i rimbalzi rabbiosi di Huff e Amici (8). Ravenna (ex capolista dopo la caduta di ieri) ha messo nel calderone tutte le alchimie possibili: individuale (Holloway intenso su Hasbrouck), zona mista e pure la “box and one” con quattro a zona e Hasbrouck braccato. La Mobyt, per contro, ha iniettato energia su ogni palleggio altrui, accettando sempre (ma proprio sempre) i cambi difensivi. Così, spesso, un piccolo era sotto canestro a fronteggiare un lungo. Vedi Huff, Ferri o Hasbrouck contro Singletary o Amoni. Alla lunga, la strategia ha pagato perché la coralità romagnola non è sempre sgorgata. Certo, quando ha avuto pazienza, l’Acmar di giocate ne ha regalate. E al 9′ s’è trovata avanti 12-17. Unico e ultimo vantaggio. La Mobyt ha rifilato un 12-0 tra il 9′ e il 13′, trovando note intonate da tutti e in tutti i modi (liberi di Benfatto, tripla di Hasbrouck, fiondate di Ferri e incursioni di Casadei). Al 15′ estensi avanti 26-20. Ferrara va con due play (Ferri-Bottioni), mette Pipitone. Ravenna stringe le maglie, recupera un paio di palloni. Guadagna un paio di “falletti” e si rifa sotto grazie anche ai primi cesti di Holloway. Hasbrouck da tre e un coraggioso Huff rintuzzano e all’intervallo ecco il 38-34. Il dominio a rimbalzo (22-12 a metà match, 37-24 alla fine) è un’altra delle chiavi vincenti. Laddove le difese inducono all’errore gli attaccanti, spesso le mani Diancazzurre sono sull’arancia. Al 25′ brutti segnali per Martelossi: 3° fallo Benfatto. Il coach lo lascia sul parquet, ecco il 4°. Beh, Pipitone entra e tiene botta alla grandissima. Amici toglie a Singletary l’arma dell’uno contro uno spalle a canestro, che Huff invece soffriva. Quando piovono triple (Castelli e Huff), la Mobyt accelera: 60-48 al 28′. Su errore dalla lunetta di Ferri, Amici insacca il “+14″ del 30′ (62-48). Ravenna varia difese, la Mobyt non va in bambola. E dietro è sacrificio: Ferri si divide tra Holloway e Singletary, Castelli prende in consegna Singletary ad inizio azione. Sui cambi nei blocchi, i piccoli stanno a gambe basse e petto in fuori contro i lunghi. Al 35′ superba entrata di Hasbrouck per il 69-59. L’Acmar non molla. Il tenace Rivali trova una barriera di lunghi schierata davanti (Amici e Castelli) e non sotto le plance. Li batte sul palleggio e con coraggio si butta dentro in piena mischia: realizza 8 punti filati. Ma dalla lunetta Ferri tiene le distanze (4 liberi). Due triple estensi escono (Ferri e Hasbrouck), Foiera insacca il 78-73 quando mancano 44”. Hasbrouck, glaciale, insacca i liberi della sicurezza. È la 6a vittoria di fila, la 10a su 12 della gestione Martelossi. Vale il secondo posto. Ed è festissima.


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