Il Resto del Carlino, ed. Ferrara, 23 febbraio 2015: Una Mobyt che fa sognare piega Ravenna
VINCE Ferrara, ed il suo pubblico (3mila spettatori ieri al Pala Hilton Pharma, un record per la società diretta da Fabio Bulgarelli), non perde un’Acmar che insegue sostanzialmente dal secondo quarto fino alla fine, ma che ha il pregio di non mollare mai e di difendere la differenza canestri, dopo il +10 dell’andata al Pala Costa. Un traguardo non da poco per la formazione di coach Martino, che riemerge dal massimo svantaggio (67-53 al 33′) ed arriva fino al -2 (78-76), prima che Hasbrouck dalla lunetta sigilli il successo negli ultimi secondi. Per Ferrara sarebbe stata una vera beffa, perchè la partita l’ha fatta praticamente lei, da quando un parziale di 12-0 a cavallo tra primo e secondo quarto (da 12-17 a 24-17 con gli americani estensi in panchina) l’ha vista mettere la freccia. L’inizio è nervoso, il punteggio è basso, Foiera e Benfatto fanno a sportellate in area e avranno ben presto problemi di falli, ma Hasbrouck produce il primo mini strappo. Sembra la classica gara in discesa per Kenny, che invece dopo 13 punti all’intervallo, faticherà parecchio contro la difesa di Holloway, trovando però la zampata da campione nel finale. Nel frattempo, Castelli e i giovani Bottioni e Pipitone danno energie a Martelossi, mentre Ravenna trova dalla panchina i punti di Raschi e Tambone e sorpassa dopo otto minuti. Momento difficile estense? Macché. Il coraggio del coach estense Martelossi è quello di sfruttare in toto una panchina che si sente coinvolta, e quando capitan Ferri insacca cinque punti di fila, la Mobyt scappa sul 24-17. Huff lotta come un leone, ma Singletary lo porta vicino a canestro e limita i danni, così all’intervallo l’Acmar è solo a meno quattro. E’ dopo la pausa lunga che Ferrara dà il meglio, anche se paradossalmente non troverà nemmeno un punto dal suo cannoniere principe. Holloway sigla il -2 (43-41), ma ancora Ferri, Huff e Castelli ricacciano indietro Ravenna, che dopo una tripla del rookie finisce a -11 (56-45 al 28′) e poi a meno quattordici al 30′. Sembra finita per l’Acmar, e il Pala Hilton Pharma inizia a pregustare anche la differenza canestri ribaltata, ma prima Tambone, e poi Rivali, trovano i punti che tengono vivo il match e contengono sempre lo scarto entro la doppia cifra. Ferrara a quel punto commette forse l’unico peccato di leggerezza, pensa troppo al doppio confronto e subisce l’incredibile tripla del -2 da Singletary negli ultimi secondi. Troppo poco però, per sperare nel miracolo, perchè con Hasbruck in lunetta la vittoria non può sfuggire e la Mobyt festeggia con società, sponsor e tifosi la Legadue matematica e magari i playoff che verranno.