La Nuova Ferrara, 21 febbraio 2015: Martelossi: tra Mobyt e Acmar play decisivi
Dopo avere tanto parlato di Mobyt-Acmar Ravenna, adesso, non resta che scendere in campo (domani pomeriggio PalaHiltonPharma, ore 18), in quella che sarà una cornice da categoria superiore. «La classifica parla per i meriti di Ravenna – le parole della vigilia del coach biancazzurro Alberto Martelossi -, compagine che già si conosce, godendo di un vantaggio a livello di crescita. Formazione che gioca con grande disciplina negli spazi in attacco, loro grande forza, unita poi alla complementarietà di Holloway e Sin- gletaiy, americani davvero molto solidi e fisici. Il tutto non dimenticando la presenza di Rivali, uno dei tre migliori playmaker del campionato, che metto in parallelo a Michele Ferri. In quel ruolo, la gara sarà bella e decisiva». Che settimana avete attraversato? «Leggermente differente dal solito, abbiamo voluto fare l’amichevole con Imola anziché un allenamento avendo allungato la settimana. Abbiamo cercato di mettere l’attenzione di sempre, se da una parte cresce sempre l’entusiasmo e la fiducia con i risultati, dall’altra in questi campionati ‘bastardi’, appena raggiungi il massimo è più facile cadere: è evidente che ogni gara per noi sarà una sfida a mantenere alto il livello della concentrazione, prolungando la distanza dalla prima sconfitta che, prima o poi, arriverà. Avvertiamo anche un senso di sfida e contro Ravenna faremo la gara migliore possibile, non avendo bisogno di aggiungere alcuna motivazione». Ha parlato di capitan Ferri contro Rivali. Anche sotto canestro certamente ci sara battaglia. È così? «E’ chiaro – ha continuato “Martello” – che ci saranno duelli in ogni ruolo, anche per ciò che concerne la produttività della panca. Ma non c’è dubbio che attira particolarmente il duello Ferri-Rivali, anche perché i playmaker sono i gio- catori che innescano i compagni di squadra; in più hanno la capacità di fare dei punti; aggiungo la maturità, che Ferri ha già raggiunto, mentre Rivali è uscito più tardi rispetto ai canoni tradizionali, anche se adesso è in un momento di carriera splendido. Non ultimo, il fatto che entrambi siano nati a Pesaro: così, si conoscono bene». Coach, quanto sarà bello giocare in un Pala Hilton Pharma gremito? «Mi fa davvero piacere esserci e farne parte. Sarà ancora più bello quando saremo a viverlo. L’unica considerazione personale che mi sento di fare è che l’unico caso mio precedente è stato in occasione della gara casalinga contro Forlì: c’erano il clima e l’entusiasmo medesimo. Allora perdemmo – ha chiuso il nocchiero biancazzurro -, adesso bisogna semplicemente lavorare per cambiare il punteggio finale». Ravenna differente da Forlì, dunque: è garantito il grande spettacolo. Lorenzo Montanari