• 19/02/2015
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Corriere di Romagna, 19 febbraio 2015: Rivali, duello ai Ferri corti

RAVENNA. A grandi passi verso il derby d’altissima classifica. Tra tre giorni andrà in scena Mobyt-Acmar, la sfida si preannuncia dal risultato piuttosto incerto, anche se i precedenti ufficiali recenti in terra ferrarese sono tutti favorevoli ai padroni di casa. Nell’ultima stagione si è registrato quattro su quattro tra stagione regolare e play-off ma per Ravenna è dolce il ricordo dell’andata. Squadre in forma. Ferrara è la squadra più in forma del campionato dopo che nel girone ascendente aveva conosciuto un periodo di appannamento prolungato. Viene infatti da cinque vittorie consecutive, nove nelle ultime dieci, con l’unica sconfitta con Treviglio. Ravenna viene dal successo “over 90” contro la Proger dell’ex Sollazzo e a Piacenza la settimana precedente. «Contro Chieti – analizza il cervello giallorosso, Eugenio Rivali – abbiamo seguito alla perfezione il piano-partita. Dovevamo infatti riscattare una nostra prestazione non buona davanti al nostro pubblico con Recanati. Siamo stati aggressivi subito in attacco e in difesa e questo ha fatto la differenza. Ci presentiamo alla sfida con Ferrara con il morale alto e pronti giocare tutte le nostre carte anche se non godiamo dei favori del pronostico contro una squadra che ha trovato, dal cambio di allenatore in avanti (Furlani esonerato dopo il ko con Roseto, al suo posto Martelossi, ndr), la quadratura del cerchio. Avremo dalla nostra parte un buon numero di nostri tifosi e questo ci darà ancora più energia e allo stesso tempo renderà il loro palazzetto un po’ meno caldo “contro” di noi». Duello ai Ferri corti. Ma Ferrara-Ravenna avrà un sapore particolare per Rivali che si ritroverà ancora di fronte il suo amico Michele Ferri, per una sfida tra i cervelli delle due squadre. «Ci conosciamo da tantissimi anni, le nostre famiglie si frequentano al di là del basket. C’è solo un anno di differenza e abbiamo fatto la trafila delle giovanili assieme. E’ un giocatore di grandissima qualità, il metronomo che gestisce i ritmi dei compagni e può vantare u-na lunga esperienza in categoria. Ultimamente cerca meno il tiro ma si concentra sul mettere Hasbrouck nelle migliori condizioni per segnare. Io sto cercando di attaccare di più la partita dall’inizio, sia al tiro che come regista, come mi ha chiesto il nostro allenatore. Sono in un buon momento». Agostino Galegati


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