• 18/02/2015
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Il Resto del Carlino, 18 febbraio 2015: “Vogliamo l’A2 a tutti i costi e per questo siamo disposti ad emigrare”

L’IMPORTANTE è mantenere la categoria. È questo il messaggio, sufficientemente chiaro e nitido, lanciato dagli sportivi giallorossi che, con una straordinaria adesione, hanno risposto al sondaggio che il Basket Ravenna ha lanciato ai propri tifosi sul futuro della pallacanestro in città in occasione del match casalingo di domenica contro Chieti. Le schede scrutinate  al netto dei sostenitori ospiti e dei bambini presenti al palasport  sono state 691, pari cioè all’81% degli spettatori. Già questo aspetto conferma qual è la passione e la vicinanza emotiva che lega i tifosi giallorossi alle sorti della propria squadra del cuore. Di questi 691 votanti, il 17% ha espresso la propria preferenza per mantenere la squadra a Ravenna, anche a costo di una autoretrocessione in serie C. L’83% ha invece votato per restare in A2, trasferendo il proprio campo di gioco in una delle città limitrofe dotate di una struttura adeguata (al momento le opzioni più gettonate sono Cesena e Cervia). Tra coloro che vorrebbero mantenere a tutti i costi la categoria, l’87% ha confermato il proprio attaccamento ai colori giallorossi, rendendosi disponibile a seguirebbe la squadra anche in una città limitrofa. Così il presidente Roberto Vianel-lo: «La prima cosa che emerge dal sondaggio è la partecipazione con la quale il nostro popolo segue noi e le nostre vicende. Del resto, l’umore e i sentimenti dei nostri sostenitori sono fondamentali per le scelte che saremo chiamati a fare da di qui a breve. Tengo pertanto a ribadire che il nostro desiderio più grande sarebbe quello di continuare a giocare in serie A2 a Ravenna». Fin qui poco o nulla di nuovo. Ma il patron giallorosso sa bene che la partita decisiva si gioca sui tavoli di palazzo Merlato. Venerdì 27 l’amministrazione comunale riceverà infatti i rappresentanti di Acmar basket e Cmc volley per esplicitare le condizioni economiche studiate dal sindaco Matteuc-ci e dall’assessore Guerrieri per contenere i costi di utilizzo della struttura di viale Europa. «PER LA funzione sociale che le società sportive svolgono  ha concluso Vianello  trovo assurdo che si debbano pagare le palestre. Il prossimo anno giocheremo 20 partite in casa. A cinquemila euro a partita, fanno lOOmila euro, che sono fuori da ogni logica per noi. Non dimentico inoltre che gli attuali scenari ci potrebbero obbligare a decisioni anche drastiche. Questo sondaggio è stato un primo passo per affrontare uno dei nostri problemi principali. Lo scoglio più duro e impervio da superare riguarderà tuttavia lo sponsor, senza il quale, nessun discorso relativo al palasport e ai suoi costi appare praticabile». Roberto Romin


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